Cos'hanno a che fare l'arte con la Montagna del sale di Mimmo Paladino, le Superfici magnetiche di Boriani, le tele squarciate di Fontana, le sfere bronzee di Pomodoro, i suoni di Stockhausen? Quante volte siamo rimasti basiti di fronte a "opere d'arte" vergognandoci di pensare "Questo l'avrei fatto anche io"? Come si è arrivati, da Caravaggio, Bach, Bernini all'orinatoio di Duchamp? Cosa ha provocato il decadimento della bellezza? Cos'ha a che fare il processo rivoluzionario con l'arte? Roberto Marchesini ci accompagna in un viaggio appassionante e sorprendente attraverso l'arte moderna e contemporanea, alla ricerca di quel significato nascosto che essa porta senza renderlo esplicito. Con un linguaggio semplice e chiaro (lontano da quello solitamente utilizzato nei libri dedicati all'arte) l'autore ci accompagna alla scoperta della Rivoluzione nell'arte: una sfida alla bellezza del creato.
"Il merito di Roberto Marchesini è di mostrare come la conoscenza dell'antropologia tomista aiuti il professionista a comprendere più chiaramente ciò che incontra e ad individuare una modalità d'intervento pratico che sia conforme alla ragione e alla Rivelazione. La trilogia di Marchesini sul rapporto tra psicologia e cattolicesimo, iniziata con 'Psicologia e cattolicesimo' e proseguita con 'La psicologia e san Tommaso d'Aquino' giunge ora a compimento con il presente scritto. Egli prosegue l'opera di numerosi autori ignorati dalla psicologia ufficiale che hanno tentato di comprendere il disagio, la sofferenza, il disturbo psichico con i principi della filosofia tomista. Benché i passi mancanti siano molti di più di quelli fatti, l'approccio tomista ha il merito di fare chiarezza su numerosi punti oscuri che il riduzionismo delle psicologie e la varietà quasi antinomica della selva delle psicoterapie impediscono di chiarire." (Dalla Presentazione di Stefano Parenti)
Sono molte le coppie che chiedono supporto e consiglio in una fase delicata del loro rapporto: Roberto Marchesini, psicologo e psicoterapeuta, ha raccolto in questo libro i suoi suggerimenti. La parte del libro più ampia e davvero imprescindibile è quella in cui si analizzano - in modo divertente e lieve - i più frequenti errori, i meccanismi sbagliati in cui incorrono le coppie, che hanno ciascuna il proprio gioco, ma che spesso possono riproporre schemi ricorrenti. Si analizzano, e si offrono soluzioni, o almeno se ne prospettano molte possibili. Il contributo di questo libro è lo smascheramento dei meccanismi culturali che hanno portato la famiglia alla crisi attuale. Una lettura della storia della cultura e del pensiero comune davvero ricchissima di elementi, una miniera di frecce da tener pronte da scoccare col nostro arco quando ci si trova a confrontarsi con chi la pensa diversamente (pressoché tutti) sul tema della famiglia. E anche uno strumento per non farci manipolare da chi tiene le redini dell'informazione e della cultura intesa in senso lato (compresi cinema, musica, giornali e via sproloquiando sul tema dell'amore).
Un giallo negli anni della strategia della tensione" autobiografico e fuori dal coro su cosa significava essere "di destra" nell'Italia degli anni Settanta. " Gennaio 1978: in una plumbea mattinata invernale, a Milano, viene ritrovato il cadavere di un giudice, ucciso davanti alla porta di casa. L'assassino, senza volto e senza nome, ha bloccato la strada con un'automobile e ha fatto fuoco mirando direttamente al cuore. E' chiaramente opera di un professionista, e tutto sembra collegare il delitto all'escalation di violenza durante gli anni del terrorismo politico e della strategia della tensione", soprattutto alla luce delle simpatie di sinistra del magistrato. L'indagine è affidata al Maresciallo Antonio Pavan del Nucleo Operativo della Compagnia di Milano Cagnola, chiamato a scoprire la verità tra infiltrati, depistaggi e poteri oscuri. Ma soprattutto a confrontarsi con una realtà apparentemente priva di senso e valori di riferimento. "
Preti pedofili: da più parti si continua ad attaccare la Chiesa, che avrebbe fatto troppo poco per porre rimedio alle tragedie causate dall'immoralità di un numero piccolo ma non inesistente di sacerdoti. Dall'Irlanda agli Stati Uniti, passando per l'Italia, autentiche lobby si sono organizzate per amplificare con statistiche inventate il fenomeno, per lucrare attaccando le diocesi con cause miliardarie, per promuovere speculazioni intese a screditare i Pontefici, i sacerdoti e più in generale la Chiesa e il suo Magistero morale. Massimo Introvigne, sociologo che da anni studia il fenomeno dei preti pedofili, invita a non minimizzare un dramma che purtroppo, tragicamente, esiste, ma a non rinunciare neppure a denunciare le falsità, le esagerazioni e le manipolazioni delle lobby, svelando nomi e cognomi di chi distorce la realtà al servizio di un'agenda anti-cattolica. Soprattutto, denuncia la congiura del silenzio su un dato di fatto che appare sempre più macroscopico, ma che i grandi media continuano colpevolmente a ignorare: le misure di prevenzione della Chiesa volute da Benedetto XVI e da Papa Francesco funzionano, e i casi di preti pedofili diminuiscono sensibilmente fino quasi a sparire in Paesi un tempo molto colpiti da questa piaga vergognosa. Ben lungi dall'essere, come la si dipinge troppo spesso, un'istituzione che fa poco per combattere la pedofilia nel suo interno, negli ultimi anni la Chiesa offre un modello efficiente ed efficace che altri potrebbero seguire.
L’omosessualità è un peccato? La Chiesa condanna gli omosessuali? La sua posizione nei confronti dell’omosessualità è arbitraria e antiquata?
Esistono numerosi gruppi di gay credenti, talvolta ospitati da strutture ecclesiali: qual è l’atteggiamento della Chiesa nei loro confronti? Davvero essa rifiuta le persone con tendenze omosessuali, impone loro rinunce impossibili, negando diritti fondamentali? Qual è il reale insegnamento della Chiesa sull’omosessualità? Questo libro offre, per la prima volta, una panoramica ragionata e critica sul Magistero della Chiesa cattolica – spesso citato a sproposito, sicuramente poco conosciuto – circa il controverso e delicato tema dell’omosessualità, attingendo direttamente alle fonti, abbondantemente citate. I contenuti vengono proposti in forma semplice e divulgativa e sono analizzati i punti critici e problematici. L’analisi dei documenti originali permette di farsi un’opinione, di superare preconcetti e pregiudizi e capire cosa realmente insegna la Chiesa su questo argomento, e perché. Arricchiscono il volume la Prefazione di monsignor Tony Anatrella, l’Introduzione di Marco Invernizzi e l’articolo Con il papa contro l’omoeresia, di don Dariusz Oko, che ha suscitato notevole interesse dopo la sua pubblicazione in lingua tedesca.
Roberto Marchesini, psicologo e psicoterapeuta, lavora come consulente, formatore e terapeuta. È collaboratore de il Timone, per il quale ha tenuto corsi sull’identità di genere, sulla teologia del corpo di Giovanni Paolo II e sulla psicologia cattolica. Ha collaborato al fascicolo ABC per capire l’omosessualità (2005) e pubblicato i seguenti volumi: Come scegliere il proprio orientamento sessuale (o vivere felici) (2007); L’identità di genere (2007); Psicologia e cattolicesimo (2009); Il paese più straziato (2011); Martirio al Santuario (2011); Amore e sessualità. La teologia del corpo di Giovanni Paolo II (2011). È editorialista de La Bussola Quotidiana. Ha scritto per Cristianità, Il Domenicale, Il Settimanale di Padre Pio, Studi Cattolici, Famiglia Oggi. Per Sugarco ha pubblicato Quello che gli uomini non dicono. La crisi della virilità (2011).
Il libro intende sfatare la tesi che nega alla psicologia tomista, in genere definita "psicologia razionale", qualsiasi valenza applicativa nell'ambito della psicologia clinica. L'autore presenta quindi il contributo di alcuni psicologi come Padre Duynstee, Anna Terruwe e Conrad Baars, i quali hanno invece tratto dalla psicologia tomista molti insegnamenti utili ad inquadrare, tramite la profonda e ricca visione antropologica offerta da San Tommaso D'Aquino, i principali disturbi clinici. Il libro espone quindi in modo sintetico ma esaustivo il lavoro dei tre Autori menzionati, rendendolo per la prima volta accessibile in lingua italiana.
Nel 1538 l'immagine della Madonna, venerata in una cappelletta appena fuori dal borgo di Rho, cominciò a lacrimare sangue. Ora l'immagine è conservata sull'altare maggiore del santuario dedicato alla Madonna Addolorata di Rho. Rappresenta Maria con in braccio Gesù, la vittima innocente. Il 13 giugno 1920 Angelo Minotti fu ucciso a causa della sua fede religiosa sul piazzale del Santuario. Roberto Marchesini ricostruisce con passione ed abbondanza di documenti la vicenda dell'omicidio consumato sul sagrato del santuario, inserendolo nel contesto storico e politico dell'epoca. Emerge un'immagine ricca e inedita dell'Italia cattolica nella prima metà del Novecento. Un capitolo dell'opera è dedicato alla tanto importante quanto sconosciuta associazione Avanguardia Cattolica, nata con lo scopo di difendere fisicamente la religione cattolica e attiva tra le due guerre in tutto il nord Italia.
Tra i tanti fenomeni emergenti di questi ultimi anni c'è sicuramente la crisi dell'uomo, inteso come maschio. È debole, demotivato, solo. Alcuni uomini sono depressi, ansiosi; sperimentano un senso di inadeguatezza in famiglia, sul lavoro, e con gli altri uomini. Hanno scarsa autostima e poca fiducia in sé e nelle proprie capacità; si sentono timidi, deboli. Le ricerche dicono che aumenta l'impotenza maschile, l'ansia da prestazione sessuale, l'infertilità maschile persino una graduale riduzione del desiderio sessuale e del livello di testosterone. È una crisi di virilità. Intesa come disponibilità a rischiare la vita per salvarla, per salvare l'onore (la dignità umana), per la fedeltà ai propri valori; intesa come assertività, coraggio, fortezza. La crisi della virilità è per l'uomo una crisi d'identità: egli non sa più chi è, come è, come dovrebbe essere e come lo vogliono gli altri. Ci prova, ad accontentare tutti, ma non funziona: sembra che nessuno sia contento di lui. È una crisi inedita nella storia dell'umanità. Non è mai accaduto che così tante persone restassero senza risposta davanti agli interrogativi: "Chi sono? Qual è il mio ruolo? Qual è il mio posto nel mondo?".