Robert Hugh Benson non è stato l'unico sacerdote a dilettarsi con le storie del soprannaturale tra il XIX e il XX secolo: il benedettino Roger Pater è uno di quegli affascinanti sacerdoti scrittori che hanno popolato il cattolicesimo britannico. Questo volume, che dimostra la diffusione delle storie di fantasmi nell'Inghilterra tardovittoriana, raccoglie i suoi racconti per la prima volta tradotti in italiano. I temi preferiti sono il tentativo delle anime del purgatorio di comunicare con i vivi, le possessioni e la stregoneria, ma i racconti vedono anche l'irruzione nel presente di un passato fatto di leggi penali, persecuzioni anticattoliche e martiri: le manifestazioni sono riconducibili a particolari luoghi e oggetti con cui i personaggi entrano in contatto, scatenando nelle loro menti visioni di aguzzini protestanti e di preti impauriti costretti a celebrare messa clandestinamente.
Siamo andati sulla Luna, ma le grandi domande filosofiche dei Greci, dei medievali, dei moderni e dei contemporanei, rimangono le medesime. Siamo creature misteriose, tanto piccole e tanto grandi, in un Cosmo immenso, ma non infinito, e portiamo a spasso, sulle nostre spalle, l'oggetto più complesso dell'Universo (il cervello). Siamo corpo e anima, cervello e mente; viviamo nello spazio e nel tempo, ma siamo proiettati sempre Oltre. Perché? Cosa significa questo immenso Enigma? Le neuroscienze, il dibattito sull'Intelligenza Artificiale, la Cosmologia del Big Bang, la dinamica del nostro venire alla luce... insomma, il sapere dell'uomo di oggi può dialogare con le riflessioni dei grandi filosofi che chi ci hanno preceduto, per permetterci di capire qualcosa, come in uno specchio.
In poche parole: L’avventura di un nobile per salvare la figlia sullo sfondo della Rivoluzione francese e della guerra della Vandea.
La sanguinosa guerra di Vandea è al centro di questo romanzo di Jules Verne, ambientato durante il Terrore del 1793 e vero e proprio unicumnella produzione letteraria dell’autore. Se infatti Verne passa alla storia per i suoi “viaggi straordinari” e per le invenzioni tecnologiche, Il conte di Chanteleine rappresenta la sua presa di posizione a supporto dei contadini vandeani legati alla tradizione cattolica, alla nobiltà e alla monarchia. Racconta la storia di un nobile che, dopo aver condotto la ribellione contro il governo della Francia rivoluzionaria, si ritrova la casa distrutta e la moglie uccisa dalla folla: gli resta solo la figlia, la cui vita deve salvare dalla minaccia della ghigliottina. Un’epopea a tinte fosche, da cui traspare l’odio antireligioso e spietato di un regime, quello del Terrore, che vedeva in ogni credente, non importa se inerme, donna o bambino, un avversario da eliminare.
Intrighi politici, conflitti religiosi e drammi umani in questi due romanzi di ambientazione Tudor di Robert Hugh Benson per la prima volta riuniti insieme: il primo,Il trionfo del re, è ambientato alla corte di Enrico VIII e vede il conflitto di due fratelli di famiglia aristocratica, il primo sacerdote fedele alla Chiesa di Roma e intenzionato a rispettare la sua vocazione fino alle estreme conseguenze, il secondo ambizioso e servo del potere alle dipendenze del potente cancelliere Thomas Cromwell, vero artefice della spoliazione dei monasteri cattolici in nome di una pretesa “purificazione” della religione”. La tragedia della regina è invece incentrato sul personaggio della sfortunata regina Maria la Sanguinaria, figlia di Enrico VIII, incapace di comprendere l’umore del suo popolo e della sua corte nel ristabilimento della religione cattolica, frustrata per il fallimento del suo matrimonio con Filippo II di Spagna e sicura di dover lasciare il trono all’intrigante sorella Elisabetta con il rischio di un drammatico ritorno al passato.
Dal Medioevo alla Prima Guerra Mondiale, le vicende umane di una delle dinastie più iconiche e amate d’Europa.
Tutti conoscono le storie tragiche di Sissi e Francesco Giuseppe, di Rodolfo e Stefania, di Massimiliano e Carlotta, di Carlo e Zita: la casa d’Asburgo rappresenta un mito, la metafora di un mondo scomparso e di un’Europa che non c’è più. Da Giovanna la Pazza all’arciduchessa Sofia, passando per la fiera Maria Teresa e la fragile Maria Luisa, questo libro ripercorre l’appassionata e struggente vita di molte donne celebri in un arco temporale che va dagli albori del Medioevo alla dissoluzione dell’Impero austroungarico, la cosiddetta Finis Austriae, rivisitando la storia dal loro punto di vista di mogli, madri e amanti. Fino all’abdicazione dell’ultimo imperatore Carlo, morto e sepolto in terra straniera e beatificato dalla Chiesa. Un passato che non cessa di parlare al presente e che continua a vivere nei sogni di molti, a Vienna e non solo.
Siamo andati sulla Luna, ma le grandi domande filosofiche dei Greci, dei medievali, dei moderni e dei contemporanei, rimangono le medesime. Siamo creature misteriose, tanto piccole e tanto grandi, in un Cosmo immenso, ma non infinito, e portiamo a spasso, sulle nostre spalle, l'oggetto più complesso dell'Universo (il cervello). Siamo corpo e anima, cervello e mente; viviamo nello spazio e nel tempo, ma siamo proiettati sempre Oltre. Perché? Cosa significa questo immenso Enigma? Le neuroscienze, il dibattito sull'Intelligenza Artificiale, la Cosmologia del Big Bang, la dinamica del nostro venire alla luce... insomma, il sapere dell'uomo di oggi può dialogare con le riflessioni dei grandi filosofi che chi ci hanno preceduto, per permetterci di capire qualcosa, come in uno specchio.
Per la prima volta riuniti insieme i due romanzi visionari di Robert Hugh Benson scritti all’inizio del XX secolo, “Il padrone del mondo” e “L’alba di tutto”: il primo, il maggior bestseller mondiale di “Christian Fiction”, immagina (in anticipo sui tempi) un mondo globalizzato e tecnologico in cui le comunicazioni sono istantanee e si viaggia su alivascelli, si utilizza l’esperanto ed esiste un parlamento europeo, ma soprattutto la religione è stata sostituita dalla tolleranza e dalla filantropia universale. “L’alba di tutto” rimane nello stesso scenario futuristico di riferimento ma affronta un’utopia di senso opposto: la fede, riconciliata con la scienza, trionfa in tutto il mondo, il papa è arbitro delle contese internazionali e gli economisti sono convinti che la carità assistenziale degli ordini religiosi è la migliore forma socioeconomica. Due romanzi speculari, che utilizzano la chiave della fantascienza per parlare dell’oggi e dei pericoli che minacciano la nostra società.
Roma, 1881: un gruppo di fanatici anticlericali attaccano di notte il corteo funebre di papa Pio IX cercando di buttare la salma nel Tevere. Assolti dalla magistratura, vengono addirittura premiati dalla massoneria con una medaglia la cui incisione evoca l"'immortale odium" per il papato. Poi, tutti ben sistemati nella società liberale, cominciano a venire uccisi uno dopo l'altro da un misterioso gruppo, "I sette Maccabei", e partono due inchieste: una da parte del Ministero degli Interni (il ministro è direttamente interessato in (pianto è stato uno dei partecipanti all'assalto) e una dalla Santa Sede, che vede indagare un ex poliziotto ora prete, don Gaetano Alicante. Verrà alla luce un mistero scandaloso, legato alle vicende della Repubblica Romana di Mazzini, tra inseguimenti e società segrete, cunicoli sotterranei e ville esoteriche, esorcismi e antiche sette.
Il destino degli italiani rischia di essere l'estinzione. Complici le politiche poco lungimiranti degli ultimi anni, e la precisa scelta di colmare il gap demografico con i flussi migratori, le famiglie italiane sono progressivamente scomparse dalle priorità politiche e nei fatti, oggi, scoraggiate a fare figli. In questo libro Lorenzo Fontana ed Ettore Gotti Tedeschi spiegano perché il terribile inverno demografico di un popolo cancella il futuro e l'identità rappresentando inoltre la principale causa del declino economico di una nazione. E ciò sta già accadendo, in un vortice che vede invecchiare la popolazione, aumentando i costi fissi di pensioni e sanità, e ridurre la produttività per la mancanza di giovani afflussi al mercato del lavoro, facendo crollare le speranze per il futuro e la voglia di risparmio. Per arrestare questo processo inesorabile serve prima di tutto il coraggio di ripianificare le priorità dell'agenda politica, allargandone il raggio d'azione a investimenti duraturi e strutturali, riattribuendo senso e valore a parole e concetti dimenticati, primo fra tutti: la famiglia. Prefazione di Matteo Salvini.