Il saggio si compone di due parti, solidali l'una all'altra. La prima parte intende rispondere alla necessità di definire, sia pure e sempre provvisoriamente, l'identità dell'educazione degli adulti, focalizzandosi tanto sugli aspetti epistemologici che la considerano una pista di ricerca ineludibile della Scienza dell'educazione quanto sulle peculiarità del soggetto adulto, alla luce della sua permanente potenzialità educativa e teso alla significazione della sua autonomia, consapevolezza, intenzionalità, maturità e responsabilità. La seconda parte prende in esame alcune sfide, sostanziali ed epocali al tempo stesso, con cui l'educazione degli adulti è chiamata a confrontarsi: il raccordo con la scuola, la formazione lavorativa, la gestione del tempo libero, le problematiche della disabilità e dell'età senile. Dalla riflessione condotta emerge un quadro complesso, irto di ostacoli, ma anche e soprattutto un'indiscussa valorizzazione dell'educazione - del suo senso e delle sue finalità - come costante compagna dell'essere umano in tutti i suoi tentativi di interpretazione e di trasformazione migliorativa del mondo in cui vive.
Individuare e argomentare il significato delle parole chiave di una disciplina risponde all'esigenza di fare chiarezza non solo per meglio pensare e agire nell'ambito in questione, ma anche per comunicare in modo più efficace alla società tutta i processi e i prodotti di quel sapere. Il libro, a partire dall'assunto di fondo che la pedagogia speciale si qualifica a pieno titolo come attività scientifica della scienza dell'educazione, propone un lessico minimo di cui la pedagogia speciale si serve per intraprendere efficacemente le proprie piste di ricerca e di intervento operativo.