L'intervento pubblico nel campo dei servizi alla persona in generale e nei servizi sociali in particolare vive dilemmi e tensioni continue fra tradizione e innovazione. Ciò deriva dallo stratificarsi nel tempo di saperi e di pratiche professionali di assistenza e di aiuto, nonché di modelli organizzativi privatistici, non istituzionali, che hanno trovato nella dimensione pregiuridica la linfa vitale, al di là e al di fuori di ogni compiuta regolazione dei fenomeni da parte dei pubblici poteri. Di qui le dicotomie tra professionismo e volontariato, tra libertà di assistenza e diritto alle prestazioni, tra terzo settore e organizzazione pubblica, tra programmazione dell'offerta e sostegno della domanda. Contributi di: Loredana Cafarda, Milena Cortigiani, Fernanda Giani, Cinzia Guardabassi, Angelo Mari, Roberto Toppoli.