"Fra i sensi l'Occidente ha privilegiato la vista, da cui è partito per la sua geometrizzazione dell'esperienza, e ha così svalutato altre sensazioni (auditive, olfattive, tattili, eccetera). E' contro tale guasto, o squilibrio, nell'ecologia della sensibilità, che Tanizaki reagisce in "Libro d'ombra"...Leggendo questo saggio ci si rende conto di come tutta la nostra civiltà, tutta la nostra vita quotidiana, e dunque anche l'idea che ci facciamo del piacere, siano fondate sull'irritazione di alcuni sensi e sull'atrofizzazione di altri, mai su un tentativo di armonizzazione". Dalla nota di Giovanni Mariotti.