La civiltà islamica è stata per molto tempo invidiata dal resto del mondo. Grazie a un susseguirsi di capitali scintillanti e cosmopolite, gli imperi islamici hanno dominato in Medio Oriente, in Nord Africa, nell'Asia centrale e nelle fasce del subcontinente indiano, mentre l'Europa indietreggiava ai margini. Per secoli il califfato era al tempo stesso vittorioso sul campo di battaglia e trionfante in quello delle idee, le sue città erano ineguagliabili per bellezze artistiche, potenza commerciale, spiritualità e raffinata cultura. Justin Marozzi si sofferma sulle dinastie più importanti alla guida del mondo musulmano - gli Abbasidi di Baghdad, gli Omayyadi di Damasco e Córdoba, i Merinidi di Fez, gli Ottomani di Istanbul, i Moghul dell'India e i Safavidi di Isfahan - e su alcuni dei più carismatici leader della storia musulmana, dal Saladino del Cairo e il potente Tamerlano di Samarcanda al poeta-principe Babur nel regno montano di Kabul e l'irrefrenabile dinastia Maktum di Dubai. L'autore descrive in modo brillante tutte queste grandi dinastie e le loro capitali, inquadrandole all'interno dei momenti decisivi della storia islamica: dalla rivelazione a Maometto alla Mecca e la prima crociata (1096-99) alla conquista di Costantinopoli nel 1453 e la repubblica mercantile di Beirut nell'Ottocento, per toccare infine i paradossi della Dubai contemporanea.
Tamerlán (1336-1405), el más poderoso de los líderes militares de la Edad Media, restaurador del imperio mongol del Genghis Khan, es comparable a la figura de Alejandro Magno como uno de los grandes conquistadores del mundo. Sus ejércitos eran feroces, temidos en toda Asia Central como una tormenta de fuego que destrozaba ciudades, torturaba a los capturados y masacraba  a sus enemigos. Nacido en una familia militar de rango menor y marcado por un defecto físico que le causaba una parálisis en el costado izquierdo, Tamerlán logró abrirse paso hasta los más altos rangos militares y políticos del imperio, hasta derrocar, en 1370, al propio Khan, declarándose descendiente directo del Genghis Khan e imponiendo  sus reglas de hierro y su cultura refinada en las vastas tierras conquistadas, desde Siria hasta la India, desde Siberia hasta el Mediterráneo. En esta biografía, Justin Marozzi sigue la huella de este infame y enigmático emperador de Samarcanda-la moderna Uzbekistán-para contarnos la historia de su crueldad, del contraste de ésta con su curiosidad intelectual y sus conocimientos y, sobretodo, su poder guerrero.