felici voi atei! volentieri sarei uno di voi
eppure eppure: non posso
Kurt Marti
sanguina da ogni ferita
viene violentata ancora e ancora
è tradita calpestata frantumata decapitata
torturata squartata disintegrata
membra perdute sono state
sostituite da protesi mostruose
è alienata da se stessa da noi e da tutto
è schizo e neuro e psico
trapassata di nuovo e di nuovo da aghi con i quali
sono state iniettate sostanze aliene
agonizza senza fine
è forse già morta o non ancora o
tuttora discute il consilium dei medici
e DUNQUE divenne la parola DIO
l'ultima delle parole
il più depredato di tutti i concetti
la più svuotata metafora
la proletaria del linguaggio