L'ingresso nella "selva oscura", l'incontro con Virgilio, Caronte "con occhi di bragia", l'amore tragico di Paolo e Francesca, il monito di Ulisse a "seguir virtute e canoscenza": a settecentocinquant'anni dalla nascita del Poeta, l'"Inferno" dantesco, mantiene intatta tutta la sua visionarietà dirompente. Scandita dal ritmo serrato delle terzine, la vertiginosa discesa agli Inferi di Dante rappresenta un'ineguagliabile metafora in versi della condizione dell'uomo, destinato a smarrirsi tra errori e angosce prima di poter tornare "a riveder le stelle". In queste pagine i versi del Sommo poeta trovano una trasposizione di grande impatto nelle figure inquiete e allucinate di Lorenzo Mattotti, grande "romanziere per immagini" del nostro tempo. Introduzione di Bianca Garavelli.
Un grande parco abbandonato nel cuore della città. Crepacci rocciosi, rami secchi e contorti, dune di sabbia, stagni melmosi. È il regno delle Antiche Creature. Maura e Rocco ne sono irresistibilmente attratti. Sperano e temono di incontrarvi sirene e chimere, centauri e draghi. Ma, scavalcato il muro, si imbattono in uno spaventoso vecchio in carne e ossa. È Eustacchio, un tempo guardiano di quello che era lo zoo. Sarà lui ad accompagnare i ragazzi alla scoperta di animali un po' strani... Età di lettura: da 7 anni.