Il Kansas del 1856 è un campo di battaglia tra abolizionisti e schiavisti. La vita del giovane schiavo Henry Shackleford viene stravolta dall'arrivo in città del leggendario paladino abolizionista John Brown: quando una discussione tra il padrone di Henry e Brown si tramuta in uno scontro a fuoco, Henry è costretto a scappare insieme a Brown che, fin dal primo momento, lo scambia per una ragazza e lo considera il suo portafortuna. Henry, soprannominato "Cipollina", si troverà così a viaggiare attraverso gli Stati Uniti insanguinati dalla guerra per la "liberazione della gente di colore" nei panni di una donzella. Dapprima profondamente a disagio per questo scambio di genere, finirà per apprezzarne i vantaggi: non dover faticare, poter passare inosservato e non dover rischiare la vita in guerra. Dopotutto, come dice lo stesso Henry, la menzogna è l'unica strategia di sopravvivenza degli schiavi neri nei rapporti con i bianchi. Insieme a John Brown seguirà le reali tappe della sua vita, compreso lo storico raid di Harpers Ferry nel 1859, uno dei grandi catalizzatori della guerra civile.
Toscana, dicembre 1944: il soldato americano Sam Train, nero, gigantesco, ma di animo ingenuo e gentile, soccorre un bambino ferito, Angelo, e si rifugia insieme a tre commilitoni in un villaggio circondato dalle truppe tedesche. Angelo è sopravvissuto al massacro dei suoi compaesani nella chiesa di Sant'Anna di Stazzema, e conosce la verità sul traditore che l'ha provocata. E quando gli eventi precipitano, sarà proprio l'esempio di Angelo, e di Train, a compiere il miracolo: l'orrore e la ferocia della guerra e del tradimento non riescono a uccidere la speranza nel cuore degli uomini giusti.