La maggior parte dei manuali che trattano di radio e di TV offrono una ricostruzione del passato in cui i cambiamenti del presente sono ridotti a poco più di un'appendice. Ma questa impostazione non ha più senso, perché radio e tv non sono più le stesse dopo il passaggio definitivo al digitale e a causa dell'intreccio con la rete e con i social network. Pur non tralasciando i riferimenti alla televisione del passato i cui prodotti ancora consumiamo, il testo offre uno sguardo tutto orientato al presente su programmi, format, palinsesti, audience, rapporti con la società, pubblicità, strategie di produzione e di distribuzione. Alla radio, grazie alle specifiche competenze dell'autore, è dedicato uno spazio ampio, e non una sintetica aggiunta alla trattazione televisiva. Il libro è frutto di una lunga esperienza professionale e didattica dell'autore.
È nello stupendo complesso di Pietrarsa che sorse la prima officina ferroviaria italiana; mentre dal 1839 la Napoli-Portici aveva preso a snodarsi in un bellissimo paesaggio in riva al mare…
Le valigie sulla reticella con l’etichetta di lontani alberghi, il venditore di cestini da viaggio sul binario, il fischio del capostazione e la locomotiva che sibila: altrettante istantanee nostalgiche di un itinerario sentimentale che ha come protagonisti il treno e le stazioni. Ma l’immaginario del treno continua a vibrare; oggi con un grande sforzo tecnologico la ferrovia si prende la rivincita sull’automobile, accorciando l’Italia. Neppure noi, disincantati viaggiatori, sfuggiamo al suo fascino, quando tra Torino e Napoli, lungo la spina dorsale d’Italia, saliamo su uno dei nuovissimi treni ad alta velocità.
L'entertainment non gode di buona reputazione rispetto alla cultura "alta", ma l'intreccio fra intrattenimento, spettacolo, politica e consumo è ormai inestricabile. Lo troviamo ovunque, nei media e nella pubblicità, ma investe anche il turismo e le crociere, la ristorazione e la moda, il gioco d'azzardo e la fitness, i parchi a tema, i centri commerciali. Una grande area di produzione e diffusione di contenuti culturali, che vale più del 10% dei consumi, e che incontra oggi Internet e i social network. Un linguaggio dominante, involucro necessario di ogni prodotto, evento, partito che voglia farsi scegliere.
Già brillantemente sopravvissuta all'avvento della Tv, la radio non ha mancato l'appuntamento con Internet e i social network, sperimentando nuove forme culturali, diverse funzioni e usi sociali. Questo libro racconta la nuova radio e il suo pubblico, documentando la rivincita della dimensione sonora in un'epoca di immagini. La diffusione del suono digitale sul web e la trasmissione radio in rete, in un ambiente ormai multimediale, rappresentano ulteriori estensioni delle possibilità espressive della radio, dalla musica on demand alla sua ricezione in tutto il mondo.
Gli studi sui media si stanno finalmente sviluppando anche in Italia: in particolare i corsi fa universitari dedicati ai linguaggi della televisione e della radio si stanno diffondendo in varia forma in tutti gli atenei del nostro paese. Un'ampia domanda di conoscenza investe dunque questo settore, alla confluenza di disparate istanze didattiche e di analisi che si interrogano sul significato dei mass media e sul ruolo odierno della comunicazione, delicato meccanismo a cavallo fra vita pubblica e privata degli individui. Nato dal vivo dell'esperienza didattica del suo autore, questo manuale introduce all'intero complesso di conoscenze, teorie e tecniche che radio e tv hanno sviluppato sul campo o mutuato dal cinema, dal teatro, dalla musica, dall'informatica, dalla fotografia. Pensato e strutturato per l'uso didattico, già adottato in molte università di tutta Italia per il linguaggio semplice e piano e la sintesi efficace, il testo è accessibile anche a un pubblico più ampio che si interessi alla comunicazione di massa nella società contemporanea e alle ragioni della sua vasta popolarità.
Simbolo della memoria privata, testimone e interprete di eventi, forma d'arte, presupposto del cinema e del video, la fotografia è protagonista della nostra quotidianità e di una civiltà sempre più visiva. Nel volume si descrive l'evoluzione dell'immagine artificiale, delle sue pratiche e dei suoi prodotti, non tralasciando i rapporti con il giornalismo, la pubblicità e la moda. Lo sguardo dell'autore è proiettato sull'oggi, sulla straordinaria moltiplicazione dell'esperienza fotografica offerta dal digitale, anche grazie a Internet - con la sua intensa condivisione di milioni di documenti visuali - e alle fotocamere dei telefoni cellulari con cui ciascuno può, in ogni istante, generare e diffondere immagini del mondo.
Tv a pagamento, internet, videofonini, blog e siti web che consentono di produrre e diffondere in proprio: è il crescente declino, se non la fine, della Tv generalista e del suo rapporto monopolistico con l'utente. Si tratta di una tendenza comune a molti paesi, assecondata dal dinamismo di imprese e gruppi finanziari che hanno profittevolmente investito nel settore digitale e multimediale. In Italia tuttavia essa assume una valenza particolare per il malsano intreccio fra Tv e politica e il singolare modo con cui sono state gestite le telecomunicazioni. Il volume racconta una storia di occasioni mancate, di scelte non fatte o fatte male in cui si sono esibiti nel corso degli ultimi quindici anni sia i governi di centro-destra che quelli di centro-sinistra. Sullo sfondo dell'evoluzione della telefonia e della trasformazione dei programmi e formati video, dal reality show a youTube, l'autore ricostruisce la vicenda di Telecom Italia, il contrastato avvento dei cellulari UMTS e il progressivo scioglimento del duopolio Rai-Fininvest per l'intervento di un terzo incomodo, Sky-Murdoch, che si avvia a detenere un terzo del mercato.
Computer, telefonini, Internet, videogiochi, fotografia, tv, lettori mp3, navigatori satellitari: la nostra vita quotidiana è invasa dalle tecnologie digitali, sempre più miniaturizzate, economiche, alla portata di tutti. Si sta realizzando una complessiva ricollocazione dell'intero sistema mediale, con intrecci reciproci sempre più facili e intensi, nell'ambiente generato dal computer, diffuso tramite Internet, incorporato nei mass media. Questo manuale spiega, con linguaggio accessibile e rigore scientifico, che cosa sono e come funzionano i media digitali, in cosa consiste la convergenza multimediale e quali sono le sue conseguenze, le pratiche sociali, i problemi. Vi si troverà non solo il complesso quadro tecnologico in continua evoluzione dei nostri anni, ma anche l'interazione del digitale con i media esistenti e il suo impatto sulle tendenze culturali.
Il volume affronta il periodo più controverso della TV in Italia, quello che ha visto l'affermazione della televisione commerciale, la confusa sovrapposizione tra politica e televisione, la coabitazione Rai-Fininvest, l'arrivo della pay tv e del digitale. La vicenda complessiva della "neotelevisione" italiana è indagata nei suoi dati strutturali e nel rapporto con la società, il costume, il carattere degli italiani.