I membri insospettabili, i patti con lo Stato, le vendette a colpi di bombe: in un'inchiesta che attinge a documenti riservati e testimonianze di ex massoni e membri dei clan rimasti nell'ombra per decenni, Piero Messina fa luce sulla trama criminale nascosta dietro i grandi misteri della storia italiana dal dopoguerra a oggi e racconta i meccanismi che regolano la potente alleanza tra criminalità organizzata, apparati dello Stato e lobby massoniche nel nostro Paese. In un inquietante percorso che va dalle prime stragi mafiose agli scandali più recenti, passando per quella zona grigia fatta di tentati golpe, governi destituiti e politici corrotti, l'autore ricostruisce i legami inconfessabili che hanno permesso la ramificazione della "massomafia" in Italia. E nello svelare gli elementi chiave di questa struttura di potere occulta, ci costringe a guardare in faccia le perverse dinamiche criminali che da decenni minano la democrazia italiana, condannando il nostro Paese all'instabilità permanente.
Che ne è stato dei servizi segreti italiani, di quell'apparato d'intelligence che ha attraversato come un'oscura filigrana la recente storia d'Italia, proiettando la propria ombra sopra gli episodi irrisolti del nostro passato, dal rapimento Moro alla bomba di piazza Fontana, dalla stagione dello stragismo a quella della trattativa tra Stato e mafia? Sono scomparsi o hanno semplicemente cambiato pelle? Piero Messina, giornalista d'inchiesta, è riuscito a raggiungere alcuni agenti e funzionari italiani per anni impegnati nelle attività del nostro sistema di sicurezza. Quello che ha raccolto è un sorprendente coro di voci che va ben oltre il semplice registro della cronaca. Questa, infatti, non è la storia dei servizi segreti in Italia, ma il racconto dietro le quinte dei meccanismi che hanno confezionato false verità, delle inconfessabili dinamiche di gestione del potere e di una contabilità statale al di sopra di ogni sospetto e al di sotto di ogni tracciabilità. E che hanno condannato il nostro Paese a uno stato di insicurezza permanente.
Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non sono tali da preoccupare, ma purtroppo, a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false, siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini.
Guido Bertolaso
31 marzo 2009 (sei giorni prima del sisma)
La Protezione civile, nata per proteggere gli italiani in situazioni di emergenza, è stata svuotata di ogni reale funzione, diventando un calderone di interessi finanziari che costa agli italiani due miliardi di euro all’anno. È il cosiddetto “modello Bertolaso”: la gestione dei grandi eventi assimilata a quella delle crisi, il disprezzo totale per leggi e norme comunitarie, il budget illimitato e incontrollabile, il rapporto esclusivo con Berlusconi e Letta e prima ancora Prodi e Rutelli, la tentata trasformazione in Spa. Il risultato di un simile scempio è sotto gli occhi di tutti: un “sistema gelatinoso”, come è stato definito dai magistrati, fatto di imprenditori disonesti, appalti truccati e tangenti sessuali, che non solo non riesce a far fronte alle catastrofi, ma lucra su di esse arrivando perfino a festeggiare la notizia del terremoto abruzzese. Grazie all’acquisizione di documenti riservati e ai colloqui con funzionari e operatori, Piero Messina racconta dalle origini fino alle ultime inchieste la storia scandalosa di una macchina mai all’altezza degli eventi, ma sempre puntuale alla spartizione dei soldi.