Sui media non si è parlato d'altro, eppure sono in pochi ad aver spiegato nel dettaglio cos'è e come funziona il traffico di influenze illecite: un "mezzo reato" che sta squassando la politica e sconvolgendo gli equilibri nel paese. I magistrati che hanno indagato sull'affaire Tempa Rossa hanno ipotizzato questa fattispecie di ultima generazione, introdotta con la legge Severino nel novembre 2012. Ma le riflessioni vanno oltre il singolo episodio e investono, in generale, i rapporti che intercorrono tra aziende e istituzioni, tra lobbying e decisioni pubbliche, su cui è sempre in agguato il rischio di un processo mediatico nello scontro italico fra magistratura e politica. I "gruppi di pressione" rappresentano oggi una parte fondamentale della dialettica politica: il lobbismo è infatti considerato come un aspetto indispensabile del procedimento decisionale. Malgrado ciò, il nostro ordinamento giuridico ancora non prevede una normativa di riferimento che disciplini l a rappresentanza di interessi particolari presso i decision makers.