Le trasformazioni che interessano le famiglie prospettano oggi degli scenari inediti nella declinazione della vita amorosa. Dal calo della nuzialità all'instabilità dei legami, dall'aumento delle separazioni alle fecondazioni eterologhe, le famiglie contemporanee appaiono profondamente diverse dalla triade monogamica che ha caratterizzato gran parte del secolo scorso. Anche se le vicissitudini coniugali del nostro tempo contribuiscono a scombussolare l'idea di un modo "naturale" di costruire i legami, non possiamo, per questo, celebrare la fine della famiglia. Anzi, dovremmo provare a pensarla come un prodotto della cultura che viviamo: svincolata da criteri normativi, in continua trasformazione, ci invita a cogliere le implicazioni dei suoi cambiamenti, i disagi che produce, ma anche le possibilità a cui apre.
Il libro sviluppa una originale riflessione sui fondamenti della riparazione di una colpa a partire dalle matrici originarie della violenza e della giustizia, misurandosi con una meditazione più profonda sul nesso "offesa/riparazione". Sono prese in considerazione, tra le altre, le linee tracciate da Walter Benjamin, René Girard, Michel Foucault, Jacques Lacan. Attraverso un'analisi della posizione dell'offeso, vengono declinati gli aspetti giuridici e psicologici dell'argomento, anche alla luce dell'esperienza formidabile della Commissione Sudafricana sulla Verità e la Riconciliazione. Nell'ultima parte del testo sono sviluppate le diverse componenti della riparazione, attraverso la teoria e la prassi del conciliare.