L'Autrice non analizza la misteriosa e sfuggente abilità del genio che si esprime attraverso la pittura, ma, come suggerisce il titolo, le diffusissime ed irritanti limitazioni che impediscono all'individuo comune di esprimere la propria creatività. L'approccio dell'Autrice alla creatività psichica differisce sotto molti aspetti da quelli generalmente noti e accettati, con i quali i lettori di psicoanalisi hanno una certa familiarità. Come oggetto della sua ricerca non sceglie l'artista professionale e riconosciuto, ma se stessa come pittrice dilettante; non il capolavoro finito ma le sue difficoltà e i suoi sforzi maldestri da principiante nel disegno e nella pittura.