Il volume contiene una nuova traduzione, riccamente annotata e con il testo originale a fronte, di tutte le opere che Montesquieu diede alle stampe durante la sua vita. Vale a dire: le Lettres persones (1721), il Tempie de Guide (1725), le Considérations sur les causes de la grandeur des Bomains et de lem décadence (1734), il Dialogue de Svila et d'Eucratc (1745), l'Esprit des lois (1748), la Défense de l'Esprit des lois (1750) e il Lysimaque (1754).
Immaginate di essere due persiani che arrivano a Parigi nel corso di un viaggio alla scoperta della civiltà occidentale: nella Francia dell'assolutismo del Re Sole e della reggenza, ma anche di una crisi finanziaria senza precedenti. Attraverso la fitta corrispondenza che Usbek e il suo giovane amico Rica intrattengono con la Persia, prendono forma due intrecci narrativi - il serraglio di Usbek a Ispahan e il "serraglio" della società francese - accomunati dalle dinamiche visibili e invisibili del dispotismo. L'occhio inafferrabile e divertito di Montesquieu restituisce una realtà a più dimensioni in cui tutto coesiste e contrasta, con uno stile coltissimo e sapiente che spazia dalla satira di costume alla dissertazione storica e filosofica, al melodramma.