Questa storia del giornalismo italiano prende le mosse dalla nascita delle prime gazzette secentesche; segue le vicende della stampa in modo via via più ampio col crescere del suo ruolo nella società; si chiude quando il giornalismo stampato, già affiancato da quello radiofonico e televisivo, entra in un futuro contrassegnato dai nuovi media elettronici. La nuova edizione sviluppa e aggiorna la parte finale illustrando le profonde trasformazioni in atto nel mondo dell'informazione nell'ultimo ventennio.
Nel tracciare la storia del giornalismo italiano il libro prende le mosse dalla nascita delle prime gazzette secentesche; segue le vicende della stampa registrandone il ruolo via via crescente nella società; si chiude quando il giornalismo stampato, già affiancato da quello radiofonico e televisivo, entra in un futuro contrassegnato dai nuovi media elettronici. Criterio ispiratore è quello di coniugare le vicende salienti del giornalismo con gli eventi politici, sociali ed economici più rilevanti della storia italiana nell'arco degli ultimi quattro secoli. La nuova edizione, si arricchisce di un saggio dedicato alle profonde trasformazioni del giornalismo in atto negli ultimi anni. Con un saggio di Massimiliano Panari.
I successi e gli insuccessi di quotidiani e settimanali, giornalisti ed editori; gli scontri e gli incontri tra la televisione e la carta stampata e tra quest'ultima e la politica nel racconto di un protagonista che indica anche le possibili strade da percorrere per uscire dalla crisi in cui il giornalismo attuale si trova.
Un testimone e protagonista di cinquant'anni di giornalismo italiano racconta la storia del giornale, il mestiere di chi lo fa e come, con l'arrivo del marketing, si siano trasformati il prodotto e l'autore. In questa nuova edizione, ampiamente riveduta e aggiornata, viene in particolare proposto un nuovo "diario" del lavoro settimanale di alcune testate nel corso del gennaio 2002, e sono esaminate le conseguenze della recente crisi degli introiti pubblicitari.
Il settore della comunicazione si è dovuto confrontare con almeno tre rivoluzioni tecnologiche: l'invenzione della radio, quella della tv e ora l'avvento della telematica. Ognuna di queste tre rivoluzioni ha posto in discussione il ruolo della carta stampata. Murialdi ripercorre la storia del giornalismo italiano, visto come specchio e fattore primario delle trasformazioni sociali, ma anche di riflettere sulle origini, l'evoluzione e le difficoltà del giornale, archetipo di tutti i mezzi di comunicazione moderni.