Il viaggio di Dante Alighieri viene presentato ai ragazzi con grande chiarezza e semplicità. L'idea di fondo è quella di restituire in poche pagine, ma senza tralasciare i dettagli importanti, la grandezza di un'opera con cui i giovani lettori certamente si confronteranno durante il loro percorso scolastico. E non solo. Dalla terribile discesa agli Inferi, alla faticosa risalita al Purgatorio fino alla bellezza del Paradiso. Un lungo percorso segnato da incontri memorabili. Caronte, traghettatore demoniaco che trasporta le anime dei dannati; Ulisse circondato dalle fiamme che racconta la sua storia con un filo di voce; il poeta Guido Cavalcanti che arde e si consuma per la donna che ama. E infine Beatrice, avvolta dalla luce immensa del Paradiso, la donna che Dante ha fortemente amato, morta giovanissima. Sullo sfondo una Firenze cupa, dove si susseguono scontri e tumulti, città da cui Dante è stato allontanato per la sua attività politica. «Nel mezzo della mia vita mi persi in una selva oscura. Non trovavo più la retta via. Buia e terribile, mi vennero incontro una pantera, un leone e per ultima una lupa...». Il viaggio di Dante è appena iniziato! Età di lettura: da 7 anni.
Ogni cent'anni gli uccelli si riuniscono in un luogo sempre diverso per eleggere il loro re. Il grande evento questa volta si svolge a Milano, nel giardino dell'autore. Questa l'invenzione da cui nasce il poema in versi e prosa di Roberto Mussapi. E alla fine chi sarà incoronato? Ce lo svela uno dei più grandi poeti italiani. Questo è un libro nuovo e strano. Poesia e infanzia, che da tempo quasi immemorabile appaiono come mondi distinti, qui si ricongiungono, come di rado è accaduto: Robert Louis Stevenson, l'autore dell'"Isola del Tesoro", con le sue magnifiche poesie per bambini, o Thomas Stearns Eliot con "Il libro dei gatti tuttofare", da cui è stato tratto il musical "Cats". Poesia per bambini non come opera minore, filastrocca ammiccante, ma poesia e basta. Un libro fiabesco ma anche un'esplorazione poetica del mondo. Autore contemporaneo del verso libero, qui Mussapi scrive in rima, e in rima assistiamo a una storia incantevole: l'incontro notturno tra il gufo reale Bubo Bubo e l'albatro, il gabbiano skipper vanitoso, la rondine, la dolce tortora infelice per amore, i sontuosi uccelli del paradiso e l'umile passero, e tanti, tanti altri... Età di lettura: da 6 anni.
Il libro prende il titolo da un breve poema, "Gita Meridiana", ispirato alla scoperta della tomba del Giovane Principe ad opera del paleontologo Giacomo Giacobini, avvenuta a metà degli anni Ottanta, vicino alla Grotta delle Fate. L'opera è ambientata negli anni Ottanta, in cui è scritta, in Liguria: prima dall'autostrada corrente lungo il mare, col sottofondo delle automobili che attraversano il buio delle gallerie, poi, in una sorta di rapimento meridiano, l'incanto di una sosta in cui l'unico suono è il gracidìo dell'autoradio, e l'improvvisa visione della grotta e del principe sepolto. Con Gita Meridiana la preistoria entra nella mitologia della poesia occidentale. Un altro breve poema costituisce l'asse portante del libro, "II Cimitero dei Partigiani", viaggio metafisico che è anche considerato uno dei capolavori letterari sul mito della Resistenza. Il viaggio all'Ade del poeta, la discesa agli Inferi, il dialogo con le ombre dei giovani partigiani morti per la nostra libertà rappresentano al massimo grado di pietas il percorso di "Gita Meridiana" alle fonti dell'esperienza poetica come sintesi bruciante di visione e compassione.
Un libro che parla di cartoni animati e di miti antichi, di amore e di Dio, di esaltanti minuzie e di grandiosi segreti. Insomma di poesia. In questo libro il colloquio procede gentile, e sprofondando. Oppure mostrando improvvisamente rupi e vaste mareggiate. Provocato, e a volte sapientemente braccato da Marco Dell'Oro, Roberto Mussapi attinge alle cavità e agli incanti da cui nasce la sua poesia per trarre materia di riflessione e di acquisizione. Tessendo con fili a volte sorprendenti i legami tra millenario lavoro dei poeti e le questioni attualissime del vivere e della cultura. Legando, con percorsi mai scontati, le grandi domande sul sacro e le scoperte e le inquietudini dell'uomo contemporaneo. Così entriamo in un colloquio che qui si realizza tra il poeta e l'osservatore, i cui frammenti però vivono e urgono intorno a noi. Ancora una volta i poeti parlano autenticamente di quanto nella nostra vita vorrebbe aver più voce, meno dispersa. A ciò che segretamente splende. Davide Rondoni
L'autore ha sempre alternato poesia e teatro, e ora ritorna con un dramma in prosa: un'opera tesa, con l'andamento di un thriller, un avventuroso giallo barocco, dove in un'Italia centro-meridionale del Seicento un uomo fugge inseguito da oscuri sicari. Il fuggiasco è il celebre pittore Caravaggio.
Agli occhi di un bambino il Natale è un momento magico: i volti, i sapori, i profumi si fissano per sempre, scintillanti e intatti, e nella memoria acquistano dimensioni eroiche. Situazioni e personaggi familiari tornano alla mente come protagonisti di un mondo a parte, assoluto e necessario, dai contorni netti e dai colori vividi. Così, in questo racconto in versi, il giorno della Vigilia diventa il luogo delle meraviglie e la rievocazione dell'infanzia diventa mito, trasfigurando la vita quotidiana e consegnandola, leggera e incorruttibile, alla poesia. Età di lettura: da 7 anni.
E' il 1901. L'uomo occidentale, che ha esplorato e conquistato quasi tutte le terre e i mari del mondo, si avventura nell'ultimo continente inesplorato, la mitica Antartide, di cui si favoleggia dal tempo dei greci e a cui si sono avvicinati nei secoli i grandi navigatori. Ma quando finalmente lo raggiunge, comprende che l'ultimo continente è solo ghiaccio e allucinante biancore. Questa è la conquista con cui si apre il nostro secolo: il nulla. Partendo da questo assunto Roberto Mussapi ha scritto un poema sulla conquista dell'Antartide che diventa metafora della condizione e della crisi dell'uomo del XX secolo.