Virginia, 1701. È questo il luogo ideale per il ricco Thomas Marlowe, desideroso di lasciarsi il passato alle spalle e insediarsi nella buona società locale, composta soprattutto di latifondisti e coltivatori di tabacco. A tal fine acquista, pagando in contanti con cinquemila sterline d'oro e d'argento, la piantagione della vedova Tinling. Ma la vita di terra non fa per lui e il suo non può essere un tranquillobuen retiro: con l'aiuto di un manipolo di fedeli compagni rimette in sesto la Plymouth Prize, un decrepito vascello, e con essa inizia una vittoriosa guerra contro i pirati. Ma se Marlowe riesce a sconfiggere con facilità i Fratelli della costa è perché li conosce bene. Bene come solo uno di loro potrebbe. Anch'egli, infatti, un tempo era un bucaniere, ma ora ha deciso di dimenticare quel passato. Solo che, a volte, è il passato che non vuole farsi dimenticare. Incapace di resistere al richiamo del mare e dell'avventura, Marlowe si troverà così nuovamente a solcare gli oceani, ancora una volta trascinato nella lotta per proteggere, con audacia e astuzia, quanto di più prezioso possiede, nella resa dei conti con amici e nemici della vita di un tempo impossibile da ignorare.
Fra duelli di spade, colpi di moschetto e il fragore del fuoco dei cannoni, continua l'avventura rivoluzionaria dei coloni americani, alimentata da una crescente fierezza patriottica e da un rinnovato, incontenibile spirito indipendentista. E l'inverno del 1776, dopo dieci anni di tensione, finalmente è arrivata la resa dei conti, e il governo ribelle di Philadelphia, deciso a liberarsi dal giogo della tirannia britannica, ha autorizzato la creazione della marina militare degli Stati Uniti - un imperdonabile affronto alla flotta più potente del mondo. Il brigantino armato Charlemagne mostra ancora i segni dell'ultima avventura nelle acque di Bermuda, ma la lotta per la libertà impone una nuova, audace impresa: assalire il deposito d'armi britannico sull'isola di New Providence, nelle Bahamas. Il tenace capitano Isaac Biddlecomb, disincantato ma fiducioso reduce di sanguinose battaglie sui mari, si trova così a guidare il primo assalto anfibio della storia navale americana, scoprendo però che il più insidioso pericolo da affrontare è un equipaggio indisciplinato e diviso, sull'orlo dell'ammutinamento per via degli odi trasversali. Di fronte alla minaccia di essere tradito e di perdere il comando della sua nave, Biddlecomb deve trovare il modo di unire i propri uomini contro il comune nemico e portare a termine la delicata missione. Nel frattempo la marina reale inglese si prepara ad affondare il Charlemagne - e la Rivoluzione - sotto il devastante attacco dei suoi cannoni.
Tarda estate 1775. Il generale George Washington scopre che la quantità di polvere da sparo si è ridotta a non più di nove colpi per ogni uomo. Un piano disperato viene messo in atto in fretta e furia: mandare una nave, sotto il comando del capitano Isaac Biddlecomb fino a Bermuda per impossessarsi delle scorte inglesi, che, come risaputo, si trovano lì. Ma il piano è una trappola organizzata da un traditore infiltratosi fra i patrioti nella quale finirà lo stesso Biddlecomb. Washington spedisce il suo aiutante di campo, maggiore Edward Fitzgerald, a scovare il traditore, mentre Biddlecomb dovrà ricorrere a tutta l'astuzia ed esperienza per proteggere i suoi uomini e la sua nave, e per impadronirsi della polvere da sparo che è la linfa vitale della lotta per la libertà. Divisi da un oceano, ma uniti dalla causa, come dalle proprie paure personali, Biddlecomb e Fitzgerald dovranno guardarsi da un nemico comune: la più grande potenza militare al mondo...