In anni recenti c'è chi ha diagnosticato l'insorgenza di un neo-clericalismo. A volte in effetti si ha l'impressione che talune autorità ecclesiastiche siano spaventate dalla coraggiosa svolta inaugurata dal concilio Vaticano II con le sue affermazioni sul laicato. Sembra quasi che si sia cercato di bloccare il corso delle cose o persino di tornare indietro rispetto al "balzo innanzi" auspicato da Giovanni XXIII. Più di recente, nelle affermazioni di papa Francesco è dato di sentire toni completamente diversi («Tutto il popolo di Dio annuncia il vangelo»: Evangelii gaudium, n. 111), dai quali si può sperare che nella chiesa sia possibile una collaborazione nuova fra clero e laicato. In questa situazione contraddittoria, l'autore, ripercorrendo le alterne vicende della storia del "laicato" nella chiesa, si fa convinto promotore di una teologia del popolo di Dio. Fondata nella Scrittura, essa è stata ripresa dal Vaticano II e rappresenta la strada maestra che permette di superare il modello di una chiesa divisa in differenti "stati di vita". Il libro ripropone allora con forza la questione degli uffici ecclesiali ricoperti dai laici o che vanno affidati ai laici, uomini e donne. Una valorizzazione adeguata del popolo di Dio, in tutte le sue componenti, è divenuta infatti questione di vita o di morte per le nostre comunità: urge svilupparne le conseguenze per la prassi effettiva della chiesa. Un saggio programmatico per la chiesa sognata da Francesco!».
Il libro offre una presentazione generale delle motivazioni all'ecumenismo, della storia del movimento ecumenico e delle sue istituzioni, delle confessioni cristiane e del loro impegno ecumenico, delle varie proposte di unità ed unificazione tra le chiese, dei maggiori problemi teologici che sottostanno al dialogo ecumenico. Un'appendice per l'edizione italiana aggiorna questo cammino fino alle soglie del 2000.
Dalla quarta di copertina:
Questo libro è un contributo importante alla ricerca dell'unità intesa dal lavoro ecumenico. Prima di tutto perché offre informazioni sulle singole chiese cristiane, nella loro particolarità confessionale, e descrive passo per passo la storia del movimento ecumenico, la sua strutturazione nel Consiglio Ecumenico della chiesa e i risultati raggiunti dai dialoghi.
Inoltre, perché l'autore discute i principali problemi teologici dell'ecumenismo e offre spunti e utili informazioni per aiutare tutti a superare le tradizionali barriere confessionali.
Un'appendice, per l'edizione italiana, aggiorna questo cammino fino alle soglie dell'anno 2000.
La tesi centrale del libro è che in ambito teologico si è ormai riusciti ad ottenere consensi o convergenze in quasi tutte le questioni finora oggetto di controversia. Il suo auspicio è che i risultati della teologia ecumenica vengano recepiti dai responsabili delle chiese e dalle comunità ecclesiali, in modo da rendere possibile un'ampia unità tra le chiese cristiane.