I sermoni scelti per questo volume sono preziose occasioni di analisi di figure e momenti fondanti della Chiesa (sa Tommaso, san Giovanni, la Pasqua, gli evangelisti Matteo e Luca, san Michele e gli angeli) e dei più significativi temi della cristianità (amore, pace, conoscenza, la comunione con Dio). Una raccolta che esibisce ancora una volta la maestria stilistica di Newman nel presentare i concetti fondamentali della fede in un'ottica che mira anzitutto a proporre degli exempla di come dovrebbe essere un'omelia: intelligente, profonda, chiara e di facile comprensione.
Ritornato in Inghilterra da Dublino, dove aveva presieduto l'Università Cattolica di nuova fondazione, nel 1859 Newman riprende l'antico proposito di scrivere di fede e ragione, avviando un percorso che porterà al capolavoro della "Grammatica dell'assenso". In "Prova del teismo" egli replica a chi pensa che l'unica via per mantenere la fede sia oscurare la ragione, e lo fa con un argomento a sostegno dell'esistenza di Dio: non una formulazione meramente intellettuale, ma intimamente connessa alla pratica, una prova che passa attraverso il riconoscimento della consapevolezza della nostra esistenza e di una coscienza morale a essa associata. La sottile analisi fenomenologica che la sostiene rende manifesta la realtà trascendente di una Persona (Dio) dentro la persona che noi stessi siamo.
Perder y ganar (1848) es una novela autobiográfica escrita por el beato John Henry Newman, una de las figuras religiosas y teológicas más relevantes del panorama europeo del siglo XIX, que en su búsqueda de las raíces del anglicanismo terminó por descubrir la Iglesia Católica bajo una nueva luz. Publicada poco después de su conversión, Perder y ganar nos permite adentrarnos en la fascinante personalidad de Newman a través de su protagonista, Charles Reading, y descubrir en toda su hondura las cuestiones que tuvo que afrontar este inglés extraordinario en su búsqueda de la verdad. En Perder y ganar comparece en vivo retrato --y por primera vez en la literatura-- el mundo universitario de Oxford con sus peculiaridades, sus polémicas y sus pintorescos personajes. Encantadora por su lenguaje, sorprendente por su lirismo y sus tonos satíricos, admirable por el rigor de sus ideas, Perder y ganar es ante todo una conmovedora historia de conversión que quedará para siempre en el recuerdo de sus lectores.
La traducción ha sido completamente renovada para la presente edición. Las notas explicativas, muchas de ellas también nuevas, hacen todavía más accesible la lectura de la novela al público hispanohablante.
John Henry Newman è stato uno dei maggiori saggisti, polemisti, pensatori e poeti della grande stagione romantica vittoriana inglese. I suoi numerosi scritti, permeati da una finissima sensibilità, da tensione etica e religiosa ineguagliabile e soprattutto da una totale sincerità e trasparenza, non seguono mai una sterile ricerca di stile ma rispondono sempre a precise, e spesso sofferte, «chiamate». Tutto ciò è presente in modo emblematico in questo «romanzo d'anima», che accoglie, come uno specchio dalle molte facce, un vasto scenario insieme interiore e storico: la società, le idee e la cultura della prima metà del xix secolo sono viste dall'angolatura specifica della vita universitaria di Oxford, che l'autore ben conosceva. Nella figura principale di Charles Reding si concentrano le tensioni spirituali di quel mondo, che via via si allentano, sciogliendosi infine al fuoco vivo di una instancabile ricerca di sincerità e verità, premiata dalla conquista di certezze ultime, di pace, di gioia. Le vicende umane del protagonista si intrecciano così con la biografia di Newman stesso, sottoponendosi a un superiore principio di verità che ne permea l'intera Opera.
El cristiano se sabe contemplado en todo momento por Dios, por los ángeles y los santos. Este sentimiento acompañó a Newman durante su vida, y es patente en los nueve sermones que se ofrecen en este breve libro. El autor estimula a sus oyentes a una vida de creciente intimidad con Dios, como base de toda renovación religiosa. Newman es un intelectual que añora la piedad sencilla de quien se preocupa, más que de saber muchas cosas, de amar a Dios con sencillez.
John Henry Newman. Nació en Londres en 1801. En Oxford llegó a ser preceptor del Oriel College y rector de Santa María, la capilla universitaria. Fue uno de los líderes del Movimiento de Oxford. Sus convicciones le acercaron progresivamente a la Iglesia católica, a la que se adhirió en 1845. Se ordenó sacerdote y fundó la congregación de los Oratorianos de San Felipe Neri en Inglaterra. En 1879 León XIII le hizo cardenal. Murió en Birmingham en 1890. Gracias a su capacidad para anticiparse a cuestiones teológicas todavía actuales, ha gozado de gran influencia en la Iglesia católica, y se le considera un precursor del Concilio Vaticano II. Fue beatificado por Benedicto XVI en septiembre de 2010.
"Quand'ero protestante, la mia vita era tranquilla e la mia preghiera infelice; da quando sono cattolico, la mia vita è infelice e la mia preghiera tranquilla". Il diario di Newman (1801-1890) va dal 15 dicembre 1859 al 10 settembre1876 ed è composto di pagine scarne, paragonabili a certe riflessioni tumultuose e angosciose di sant'Agostino. Come scrive nella prefazione don Primo Mazzolari: "Newman ha scritto queste pagine sul declino della sua giornata ed esse prendono luce di tramonto, quando i rimpianti minacciano di soffocarci".
"Le meditazioni e preghiere comprese in questo volume furono stese di getto da Newman in varie occasioni, per tener traccia scritta dei propri pensieri. In quanto tali, non hanno molto dell'elaborata struttura concettuale e dimostrativa e dell'elevata veste stilistica proprie delle opere destinate al pubblico dei suoi molti lettori. Ma, proprio per la loro forma semplice, immediata e intensamente personale, esse mostrano con ancor maggiore evidenza taluni aspetti salienti della personalità di Newman: l'intuizione profonda e penetrante dei principi chiave della realtà e della vita cristiana; la sincerità dell'adesione a essi, al di là di ogni possibile autoillusione dell'intelligenza e della volontà; la piena conformità a quella 'luce amorevole' che già da anglicano invocava e a cui fu sempre fedele in un lineare itinerario di vita che fu anche nascosto martirio dell'animo. [...] Pubblicate postume nel 1893 da William Neville, discepolo e confratello di Newman, le 'Meditations and Devotions' ebbero nel tempo numerose edizioni. Questa, curata da Meriol Trevor nel 1964, si distingue per alcune modifiche all'ordine interno dei testi, giudicate confacenti alla loro migliore comprensione." (Luca Orbetello)
Al igual que en el tomo anterior, los 18 textos reunidos en este último volumen de los Sermones parroquiales no formaron parte de la primera edición de 1842, previa a la conversión de Newman al catolicismo, sino que fueron incluidos en la reedición de 1968. Al ser reeditados el propio Newman pudo comprobar, con gran alegría, que podía suscribir como sacerdote católico todo lo que había predicado como clérigo anglicano.
Los sermones de este volumen abarcan diversas épocas y temáticas, aunque únicamente cuatro de ellos son posteriores al decisivo verano de 1839, en el que Newman tuvo la visión intelectual de que «después de todo, Roma tiene razón». Siendo los asunto de los que tratan muy variados --la conciencia, la verdad, la primacía de lo sobrenatural frente a la mundanidad, los milagros y la fe, el pecado, la conversión-- el tema más recurrente es el de la obediencia, pudiendo ser interpretados algunos de los sermones dedicados a ella en clave biográfica.
"Ripubblicare il testo di Newman mette oggi a contatto con le sue parole. Non siamo nell'Inghilterra della prima metà dell'Ottocento, ma in pieno mondo globalizzato, con un carico di rassegnazione di fronte a meccanismi che ci appaiono più grandi di noi (anche da parte dei cristiani). Queste parole, oggi, risuonano come un monito in un quadro di globalizzazione finanziaria, in cui esistenze e sentimenti sono dominati dalla invisible band del denaro. Non si tratta di 'dottrina sociale', bensì di un confronto serio e serrato con la parola di Gesù, che offre - come dice Newman - 'ampia materia di serio pensiero'. E l'attualità di questo testo del futuro cardinale inglese: come vivere nel capitalismo ed essere cristiani? Newman non presenta facili soluzioni (che peraltro sarebbero oggi datate), ma intende aprire contraddizioni, far pensare e far decidere. Qui sta l'attualità della sua predicazione sulle ricchezze." (dalla prefazione di Andrea Riccardi)
Newman tiene el don de sugerir planteamientos de valor permanente y de plena modernidad, al hilo de cuestiones que enriquecieron el debate intelectual y doctrinal de su época.
La Carta al Duque de Norfolk, escrita para rebatir las críticas ofensivas del político Gladstone a los católicos, está considerada hoy como uno de los textos más luminosos de la literatura cristiana acerca de la conciencia moral.
Los escritos de Newman tienen un notable sentido práctico, y manifiestan el empeño pastoral de su autor. Gracias a su capacidad para anticiparse a cuestiones teológicas hoy de plena actualidad, Newman goza de una notable influencia en la Iglesia católica, también como precursor del Concilio Vaticano II.
John Henry Newman es el más conocido de los conversos al catolicismo en la Inglaterra victoriana. Nació en Londres en 1801. En Oxford llegó a ser preceptor del Oriel College y rector de Santa María, la capilla universitaria. Fue uno de los líderes del llamado Movimiento de Oxford, formado por profesores y clérigos que combatían la influencia laicista en el anglicanismo. Se adhirió a la Iglesia católica en 1845, fue ordenado sacerdote y en 1879 León XIII le hizo cardenal.