Accostare il concetto di 'madre' a quello di 'assassina' del proprio figlio costituisce, nella nostra cultura, una terribile contraddizione di termini. Il figlicidio, infatti, è un gesto del tutto incomprensibile, un delitto ad alta visibilità sociale che provoca allarme, suscita timore, condanna e stupore ed evoca inquietanti fantasmi. Ma quanto c'è di folle in una madre che sopprime una vita che lei stessa ha generato' Quali sono le motivazioni profonde che spingono una donna a uccidere il proprio figlio' Questo libro, scritto da uno dei maggiori esperti italiani di criminologia e psichiatria forense, si interroga sugli inquietanti quesiti evocati nell'opinione pubblica da fatti di recente e tragica attualità. Non pretende di dare risposte definitive e certe, ma di indagare, con competenze e lucidità, i profondi, nascosti e, a volte, perversi percorsi verso i quali si può incamminare l'animo umano.