L'autore costruisce in questo libro una confutazione delle idee portate avanti dal femminismo radicale che vede le differenze tra i sessi unicamente come un prodotto culturale. Secondo tali teorie lo stesso termine "sesso" andrebbe sostituito con la parola "genere" che non crea alcuna discriminazione e lascia libero l'individuo di fare le proprie scelte in materia di orientamento sessuale senza vincolarlo all'eterosessualità.