L'approccio della scuola senza zaino è una rivoluzione pedagogica e didattica che mette al centro il bambino, la sua indipendenza e autonomia, e lo aiuta a sviluppare la sua creatività e la sua responsabilità nello studio come nella vita. Ideato quindici anni fa da Marco Orsi, questo metodo si ispira anche agli ideali di Maria Montessori ed è in linea con le ricerche più recenti sulle pratiche didattiche efficaci. Si è fatto strada nella scuola pubblica coinvolgendo, istituto dopo istituto, 328 scuole in tutta Italia. Propone per esempio il rispetto come alternativa al sistema dei premi e delle punizioni, che induce i bambini ad "accontentare" le aspettative dell'adulto anziché seguire le proprie autentiche disposizioni interiori. Oppure i compiti di realtà, attività in grado di avvicinare gli studenti fin da piccoli a situazioni da grandi e comunque utili alla vita sociale. Questo libro si rivolge non solo agli insegnanti ma anche ai genitori, per suggerire un nuovo approccio alla gestione della vita scolastica dei propri figli, dai voti ai compiti a casa. E aiutarli, grazie a esempi concreti e consigli e attività pratiche, ad accompagnare i bambini in un percorso che li renda davvero grandi. "Educare alla responsabilità è aiutare le nuove generazioni a prendere via via in mano il proprio destino, la propria vita, sapendola orientare verso un orizzonte particolare, unico, che diventa risposta originale alle caratteristiche che ciascuno possiede. E prendere in mano la propria vita significa dispiegare al meglio talenti e potenzialità, avere l'ambizione di dare corpo ai sogni percorrendo strade inedite, senza lasciarci abbacinare da itinerari consueti, magari facili e rassicuranti, anche perché poco impegnativi, ma incapaci di rispondere a quel bisogno di originalità che ognuno di noi si porta dentro".
La "scuola senza zaino" è una scuola che riscopre una dimensione di ospitalità sia nelle forme architettoniche, che nella progettazione e nell'allestimento degli spazi. Alla base di questa nuova concezione di scuola è l'idea che un bambino riesce ad apprendere in modo realmente efficace solo in un ambiente in cui si sente a proprio agio, perfettamente libero e padrone degli spazi. Il libro, che nasce sulla base dell'esperienza fatta dall'autore in undici istituti scolastici toscani, fornisce un modo nuovo di interpretare la progettazione educativa come progettazione dell'ambiente formativo, con il coinvolgimento effettivo di docenti e allievi. In particolare l'autore sottolinea l'importanza di adottare nelle scuole il curricolo globale, un metodo di lavoro che riconsidera ogni aspetto dell'ambiente formativo, che viene quindi osservato attentamente e riprogettato, per costruire una scuola a misura di bambino.