Bratislava, 12 settembre 2021, ore 17.30. Papa Francesco, in visita pastorale in Slovacchia, incontra i gesuiti della regione. La prima domanda è un semplice "Come sta?". Ma la risposta di Bergoglio è tutt'altro che banale: "Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene...". Il riferimento del papa riguarda il suo intervento al colon, all'inizio del luglio precedente, al Policlinico Gemelli. Durante il ricovero era anche rimbalzata la "notizia- circa la possibilità di sue dimissioni perché gravemente ammalato... rispedita al mittente dallo stesso pontefice. "Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l'ho anche detto ad alcuni di loro", aggiunge il papa, che lamenta pure maldicenze e accuse in molti circoli cattolici. Gavino Pala ha deciso di vederci chiaro: quali sono i "problemi" che, secondo alcuni, il papa procurerebbe alla Chiesa? Come si è manifestato in questi anni il dissenso nei suoi confronti, sia nei modi leciti sia in quelli meno leciti? Quali caratteristiche del magistero e dell'azione pastorale di papa Francesco rimarranno nel ricordo di tutti e saranno un'eredità, anche scomoda, per il suo successore?
Nel gennaio del 2002 il Boston Globe pubblica una serie di inchieste nelle quali dimostra il coinvolgimento dei vertici della Chiesa di Boston nella copertura di abusi sessuali perpretrati dai sacerdoti nei confronti dei minori. Il dramma degli abusi sessuali sui minori diventa uno scandalo internazionale. Come ha affrontato la Chiesa questa tragedia? Sarà San Giovanni Paolo II a inserire gli abusi sui minori tra i crimini più gravi che possa compiere un sacerdote, affidando alla Congregazione della dottrina della fede, retta dal cardinal Ratzinger, il compito di indagare e perseguire quei sacerdoti che si erano macchiati di tale crimine. Ma se nell’ultimo periodo del pontificato di Karol Wojtyla il problema viene affrontato forse con qualche difficoltà, con l’elezione di Benedetto XVI il tema è trattato con maggiore energia. E dopo la rinuncia di Benedetto XVI al papato sarà Francesco a proseguire il lavoro.
Attraverso la cronistoria dei casi di cronaca più celebri, e grazie a documenti, discorsi e interventi dei tre papi che si sono succeduti nel nuovo secolo, questo libro mette ordine in una storia che spesso viene sottovaluta o dimenticata... oppure criticata senza una reale conoscenza dei fatti.