Ottobre 2020: per la prima volta nella storia della magistratura un ex membro del Csm viene radiato dall'ordine giudiziario. Luca Palamara - una carriera brillante avviata con la presidenza dell'Associazione nazionale magistrati a trentanove anni, a quarantacinque eletto nel Consiglio superiore della magistratura - è accusato di rapporti indebiti con imprenditori e politici e di aver illecitamente orientato incarichi e nomine. Incalzato dalle domande di Alessandro Sallusti, in questo libro Palamara racconta il "Sistema" che influenza la politica italiana. "Tutti quelli - colleghi magistrati, importanti leader politici e uomini delle istituzioni molti dei quali tuttora al loro posto - che hanno partecipato con me a tessere questa tela erano pienamente consapevoli di ciò che stava accadendo." Il "Sistema" è il potere della magistratura, che non può essere scalfito: chi ci ha provato è stato abbattuto a colpi di sentenze, notizie e intercettazioni. Nel momento di massimo trionfo, comincia per tutti la caduta. "Io non voglio portarmi segreti nella tomba, lo devo ai tanti magistrati che con queste storie nulla c'entrano." I segreti sono tutti in questo libro.
Gennaio 2021: arriva in libreria Il Sistema, il dirompente libro-confessione in cui Luca Palamara rivela ad Alessandro Sallusti la verità indicibile sulle correnti e la spartizione del potere all'interno della magistratura. Il libro avvia una reazione a catena di dimissioni, ricorsi, sentenze che non fa che confermare il racconto di Palamara. Gennaio 2022: l'ex magistrato e il giornalista affrontano i misteri del "dark web" del Sistema, la ragnatela oscura di logge e lobby che da sempre avviluppa imprenditori, faccendieri, politici, alti funzionari statali, uomini delle forze dell'ordine e dei servizi segreti, giornalisti e, naturalmente, magistrati. Logge e lobby che decidono se avviare o affossare indagini e processi e che, come scrive Sallusti, "usano la magistratura e l'informazione per regolare conti, consumare vendette, puntare su obiettivi altrimenti irraggiungibili, fare affari e stabilire nomine propedeutiche ad altre e ancora maggiori utilità. Per cambiare, di fatto, il corso naturale e democratico delle cose". Esiste davvero la "loggia Ungheria", di cui farebbero o avrebbero fatto parte membri del Consiglio superiore della magistratura, imprenditori, generali della Finanza e dei Carabinieri, politici di primissimo piano? Perché, quando un faccendiere ne svela l'esistenza durante una deposizione, quel verbale finisce in un cassetto per due anni? Ancora una volta, le rivelazioni di Palamara e Sallusti smascherano un mondo parallelo dilaniato al suo interno da inconfessabili interessi, che agisce dietro le quinte, su binari di legalità formale, e si infiltra pericolosamente nelle crepe del sistema giudiziario.
Ottobre 2020: per la prima volta nella storia della magistratura un ex membro del Csm viene radiato dall'ordine giudiziario. Chi è Luca Palamara? Una carriera brillante avviata con la presidenza dell'Associazione nazionale magistrati a trentanove anni. A quarantacinque viene eletto nel Consiglio superiore della magistratura e, alla guida della corrente di centro, Unità per la Costituzione, contribuisce a determinare le decisioni dell'organo di autogoverno dei giudici. A fine maggio 2019, accusato di rapporti indebiti con imprenditori e politici e di aver lavorato illecitamente per orientare incarichi e nomine, diventa l'emblema del malcostume giudiziario. Incalzato dalle domande di Alessandro Sallusti, in questo libro Palamara racconta cosa sia il "Sistema" che ha pesantemente influenzato la politica italiana. "Tutti quelli - colleghi magistrati, importanti leader politici e uomini delle istituzioni molti dei quali tuttora al loro posto - che hanno partecipato con me a tessere questa tela erano pienamente consapevoli di ciò che stava accadendo." Il "Sistema" è il potere della magistratura, che non può essere scalfito: tutti coloro che ci hanno provato vengono abbattuti a colpi di sentenze, o magari attraverso un abile cecchino che, alla vigilia di una nomina, fa uscire notizie o intercettazioni sulla vita privata o i legami pericolosi di un magistrato. È quello che succede anche a Palamara: nel momento del suo massimo trionfo (l'elezione dei suoi candidati alle due più alte cariche della Corte di Cassazione), comincia la sua caduta. "Io non voglio portarmi segreti nella tomba, lo devo ai tanti magistrati che con queste storie nulla c'entrano."
Dalla corruzione alla concussione, fino alla rivelazione dei segreti di ufficio, senza tralasciare gli abusi di ufficio o i falsi in atto pubblico e tutte le altre numerose fattispecie di reato. Il volume, frutto di una pluriennale attività di studio, di ricerca e di didattica degli autori, intende offrire, alla luce della più recente giurisprudenza e della più autorevole dottrina un quadro aggiornato e completo dei reati che più di frequente hanno visto protagonisti dipendenti della pubblica amministrazione. Con taglio scientifico ma con linguaggio chiaro il testo analizza i profili oggettivi e soggettivi di tali reati, offrendo una ricca esemplificazione pratica che traduce in fatti concreti i concetti espressi. Non vengono trascurati i riflessi in sede disciplinare, amministrativa e contabile per chi commette illeciti penali. Infatti, il perfezionamento di un reato non esclude la valenza disciplinare e di danno erariale di talune condotte illecite. Una utile appendice normativa completa l'opera aggiornata con le ultime novità del settore.