«Un’altra intervista! Ormai ho già detto tutto di me, a chi può interessare questo vecchio? Ma via facciamola, accontentiamoli. E poi rivedo volentieri i vecchi amici…».
È il giugno del 2016. Gli autori di questo libro bussano alla porta del cardinale Silvano Piovanelli che concede loro una lunga intervista. In una serie di incontri il cardinale ripercorre le tappe principali della sua vita ricostruendo una vicenda che abbraccia oltre novant’anni di storia dell’Italia e della sua città, Firenze: dall’infanzia in una famiglia contadina al seminario insieme a Lorenzo Milani, dagli anni da parroco nel “Comune più rosso d’Italia” fino alla creazione a Cardinale, la viva voce di Piovanelli racconta le grandi e piccole vicende di un’esistenza straordinaria. Quella intervista, che è il filo conduttore di questo libro, sarà l’ultimo incontro con i giornalisti, l’occasione per ricordare l’estremo desiderio del cardinale: essere ricordato come un semplice parroco.
Il 26 novembre lo YadVashem di Gerusalemme ha assegnato al cardinale Elia della Costa,Arcivescovo di Firenze, durante i terribili anni della Seconda Guerra Mondiale, il titolo di “Giusto tra le nazioni” per aver salvato con la sua opera centinaia di ebrei dalla deportazione.
Lo YadVashem è il memoriale ufficiale con cui Israele ricorda gli ebrei morti durante l’Olocausto perpetrato dalla Germania nazista. Presso il museo esiste un giardino, il Giardino dei Giusti, dove sono onorati i “Giusti tra le nazioni”, uomini e donne che, spesso a rischio della vita, salvarono dallo sterminio degli ebrei.
Tra i Giusti tra le nazioni si possono citare: Oskar Schindler e la moglie Emilie, Dietrich Bonhoeffer, Giorgio Perlasca, don Arturo Paoli, il cardinale Pietro Palazzini, Carlo Angela (padre di Piero Angela) e Mons. Giuseppe Placido Nicolini
«Elia Dalla Costa,Arcivescovo di Firenze e Cardinale di Santa Romana Chiesa: questo gigante dell’anima, pontefice ad un tempo umile e maestoso, principe quanto schivo d’onori altrettanto venerando e manifestamente elevato al disopra delle debolezze morali che possono attaccare anche i grandi e i potenti. La sua figura solenne, ieratica, illuminante, fa abbassare gli sguardi e piegare le ginocchia e per questo lo sentiamo presente in continuata benedizione con l’aureola dei Santi».
Il volume raccoglie le testimonianze inedite dei protagonisti più significativi della stagione bollente della Chiesa Fiorentina degli anni ’60.
Il conflitto fra preti di frontiera e vescovi alimentato dal fuoco del ’68, l’alluvione del 1966, il dialogo con la Democrazia cristiana nella città di Giorgio La Pira, di padre Ernesto Balducci, di don Giulio Facibeni e di Don Milani, sono solo alcuni dei viaggi nella storia ancora “quasi cronaca” dei giornalisti Mancini e Pallanti.
L’interesse del volume è anche dato dalla estrema attualità dei suoi contenuti, come l’annosa questione di don Alessandro Santoro e della Comunità delle Piagge.
In questo contributo dedicato alla nascita della Cassa di Risparmio di Firenze,l'Autore ci offre un chiaro saggio della sua profonda conoscenza della storia della Toscana medicea e lorenese.
Il libro è una raccolta di appunti quotidiani sui luoghi, le persone, gli eventi significativi della città, i fatti e i misfatti delal vita fiorentina contemporanea degli ultimi 50 anni.