L'autore vuole fare scendere, come fasci di luce, alcune pagine di Vangelo e di Sacra Scrittura proprio dove la violenza dell'ingiustizia sembra zittire ogni possibilità di cambiamento. Ogni stazione è scandita dal brano evangelico a cui segue uno spazio meditativo dell'autore che, di volta in volta è sottolineato da nomi diversi di persone che hanno capito come "porgere l'altra guancia" non è né debolezza e vigliaccheria, ma resistenza di fronte al male, rifiuto della spirale della vendetta e delle logiche disumane annidate in ogni proposta criminale (P. Borsellino, P. Impastato, B. Diana...).
Spesso i giovani vengono definiti come "il nostro futuro". In realtà ciò non fa altro che porli ai margini della società lasciando questa in mano agli adulti e non considerandoli invece parte integrante della stessa. Proprio da queste riflessioni parte il volume di Tonino Palmese che rivolgendosi a tutti coloro che, a vario titolo, lavorano con i giovani spinge a vedere in essi non tanto una risorsa da utilizzare quanto dei compagni di viaggio sul sentiero della vita.