Vita, libertà, ricerca della felicità. Quanto i diritti individuati dai Padri Fondatori trovano spazio nell'America di oggi? Cosa lascia Donald Trump in eredità a Joe Biden? Giovanna Pancheri, corrispondente dagli USA dal 2016 per Sky TG24, negli ultimi anni ha percorso la nazione in lungo e in largo realizzando preziose, toccanti e alle volte incredibili interviste di prima mano, da quella al leader del Ku Klux Klan, che sostiene l'irragionevole teoria della sostituzione etnica, al racconto di un giornalista di Tijuana dei narcotunnel scavati sotto al muro del confine. Testimonianze che spaziano dagli esclusivi dialoghi con politici di rilievo o figure ai vertici di Goldman Sachs fino alle reazioni dei cittadini alle ultime elezioni avvenute sotto emergenza sanitaria. Lei stessa ha contratto il Covid-19 e il racconto della sua vicenda personale si intreccia all'attento resoconto degli stravolgimenti arrecati dalla pandemia alla società americana. Una società che Giovanna Pancheri osserva con estrema lucidità, mentre assiste al diffondersi del movimento suprematista Alt-Right, all'incancrenirsi di sentimenti razzisti, alle reazioni d'orgoglio del movimento Black Lives Matter, a incontri tra famiglie divise dal muro sul confine tra Messico e Stati Uniti, al sorgere del movimento ambientalista che ha trovato in una ragazzina svedese la sua eroina, fino alla definitiva sconfitta di un Presidente che pur di mantenere il potere le ha provate tutte, creando un clima d'odio e sospetto persino sulla risposta della scienza al Coronavirus. Un libro inchiesta sugli Stati Uniti, "dove è nato il Quarto Potere, dove un tratto di inchiostro è stato in grado di far cadere governi, dove il giornalismo ha regalato al mondo figure leggendarie, e il confine tra fatti e opinioni è diventato sempre più evanescente".
Il buio su Parigi - scrive Giovanna Pancheri -non è un'analisi, non è un'inchiesta ma vuole «essere un racconto di quanto accaduto, dettagliato e vissuto in prima persona non solo da chi è stato tragicamente testimone diretto degli attentati del 2015, ma anche con il punto di vista di chi da inviato ha potuto seguire e coprire questi tragici fatti da vicino, sul campo. Il 7 gennaio, il 9 gennaio, il 13 novembre chi scrive c'era, come c'era nei giorni seguenti tra le lacrime, il dolore, la rabbia, le candele, gli slogan urlati al cielo e le preghiere sussurrate. Ho visto il sangue sui marciapiedi, i fiori infilati nei fori lasciati dalle pallottole sulle vetrine dei ristoranti, ho intervistato i protagonisti e i testimoni, ho ascoltato la reazione politica prima francese e poi mondiale, ho visto la Francia e poi l'Europa cambiare sotto i miei occhi. L'annus horribilis della Francia ha dato il via ad una nuova epoca storica in Europa. Un'epoca oscura fatta di paura, chiusura e diffidenza. Il lettore potrà mettere insieme i frammenti, trovare il filo che lega i fatti e iniziare a comprendere «he quando sono state spente le luci della V/7/e Lumière, il buio è iniziato a calare sull'Europa tutta».