"La puntuale ricostruzione di Pietro Panzarino si snoda attraverso una serie di vicende apparentemente minori. L'autore segue i discorsi e le scelte di Aldo Moro, ripercorrendo la cronaca politica della cosiddetta Prima Repubblica, dal 1958 al 1968. Il libro di Panzarino costituisce pertanto un'eccezione, in una singolare povertà di saggi storici dedicati alla lunga vicenda dell'Italia repubblicana dal 1948 al 1989. E un'eccezione decisamente positiva, che merita attenzione perché controcorrente rispetto a una 'damnatio memoriae' che rivela anzitutto incapacità di confronto critico con il passato." (dalla presentazione di Agostino Giovagnoli)
"Il saggio si concentra sulla figura di Aldo Moro, approfondendo il pensiero e l'eredità politica di uno tra i maggiori protagonisti della nostra storia repubblicana, con il tormento riassunto da un interrogativo: si poteva evitare che Aldo Moro venisse assassinato? Ancora oggi, e forse mai, nessuno potrà dare una risposta certa, definitiva". (Pierluigi Castagnetti). Aldo Moro appare in tutta evidenza come il politico a tutto tondo. I valori professati, le scelte coerenti operate, la fede nel cristianesimo, vissuto laicamente, l'amore per la famiglia hanno fatto di lui non solo un martire politico, come fu in realtà, ma anche un simbolo, una icona, l'eredità più significativa del periodo repubblicano, finita in tragedia nazionale. Con interviste a Giovanni Galloni e Luciano Banca. Introduzione di Pierluigi Castagnetti.