Il titolo del volume rimanda alla tecnica come possibilità di ridefinire i contorni di un'antropologia che accetta il confronto con le macchine perché contribuiscono a formare l'idea di uomo. Il filo conduttore è determinato dalla convinzione che i media e gli strumenti concorrono a un dialogo in fieri, non concluso, sulla coevoluzione umano-tecnologica che si riflette sul setting didattico. In questo volume vengono presentate una serie di tecniche al fine di illustrare alcune loro possibilità attuative, applicabili nei diversi contesti educativi. Di fronte all'iperproduzione di segni, il tentativo è di un'indagine a tutto campo per ritornare alla didattica come sintesi teoretica e organizzativa per l'ambiente di apprendimento.