Questa indagine ha lo scopo di inquadrare in una prospettiva storica quella che è stata chiamata la Ostpolitik vaticana, impersonata, come negoziatore, da monsignor Agostino Casaroli. Egli stesso ce ne ha lasciato un compiuto resoconto e ora è stato anche pubblicato un volume documentario tratto dalle carte del suo archivio personale. È questa certamente una fase importante della politica della Santa Sede in difesa del principio della libertà di religione, e nel caso specifico di quella cattolica, nel periodo seguente la Seconda guerra mondiale, quando essa è stata più direttamente minacciata e soffocata in quasi tutti i paesi della cosiddetta fascia cattolica dell'Europa centro-orientale (Lituania, Polonia, Slovacchia, Austria, Ungheria, Croazia e Slovenia), che merita un'attenta considerazione da parte della storiografia.
Questo racconto di un periodo significativo della politica estera italiana inizia nel momento in cui il paese recupera la sua piena sovranità in campo internazionale (15/09/1947). Si sviluppa attraverso le vicende di politica anche interna che hanno segnato il cammino del ritorno dell'Italia nell'Occidente: la nascita del "quadripartito", i condizionamenti internazionali sulle elezioni del 1948, il tormentato periodo delle scelte circa la collocazione internazionale del paese, l'ingresso nel Consiglio d'Europa e nel Patto dell'Atlantico del Nord. E si conclude con la liquidazione del problema coloniale in sede di Nazioni Unite il 21/11/1949. Si tratta di argomenti dei quali la storiografia si è già occupata con contributi parziali, frutto di rapide incursioni nelle carte d'archivio, su questo o quel tema. La recentissima pubblicazione dei più di tremila documenti sul periodo nella raccolta dei Documenti Diplomatici Italiani, in combinazione con le altre fonti documentarie e memorialistiche già disponibili, consente ora di fornire un'esposizione unitaria, e per vari aspetti nuova, di questa importante pagina di storia italiana.