Il diritto penale sta vivendo in modo convulso un tempo confuso. Il codice penale è oggetto di continue incursioni da parte del Parlamento e del Governo, che nella c.d. parte speciale risultano di volta in volta mirate a cancellare norme fondamentali per la tutela di interessi collettivi (è il caso del delitto di abuso di ufficio di cui all'art. 323) o a inasprire pene già severe o a introdurre nuove incriminazioni. Tale attivismo è poi causa di interventi della Corte costituzionale volti a correggere eccessi punitivi incompatibili con i principi di eguaglianza, colpevolezza e proporzionalità. Allo stesso tempo, si registra l'inerzia del legislatore su questioni di straordinaria importanza, attinenti al diritto di morire in rapporto all'art. 580 o ai crimini d'odio. In un siffatto contesto, pur consapevoli della precarietà della situazione, abbiamo avvertito l'obbligo di offrire ai colleghi e agli studenti un testo aggiornato.
Lo studio della c.d. parte speciale del diritto penale è divenuto sempre più complesso: numerose incriminazioni sono state negli ultimi anni inserite nel codice penale, nuove soluzioni interpretative si sono affermate a livello scientifico e giurisprudenziale, la politica criminale si è imposta reclamando un’attenzione e uno spazio sempre maggiore. In questa situazione, sul piano didattico si affaccia l’alternativa tra un’informazione tendenzialmente completa ma necessariamente sintetica e l’approfondimento di alcuni più rilevanti settori.