"Si respira un'aria al cloroformio in giro per il paese. È come se la gente si alzasse tardi, crescesse di peso, indugiasse con il naso all'aria in vaghi pensieri. Molti cominciano a convincersi che sia inutile darsi da fare e guardare al futuro, molto meglio rimanere immobili e conservare il passato. Che cos'è che non funziona? Quale malattia ha colto i nostri connazionali? Perché le riforme trovano una sempre maggior schiera di accaniti oppositori? Si è messo in moto un meccanismo che può andare tranquillamente sotto il nome di 'economia della pigrizia'. Gli italiani hanno un alibi per chiamarsi fuori dall'interesse generale?"
L'Italia perde punti. Le nostre debolezze sono sempre più evidenti: imprese troppo piccole che non scommettono sulle nuove tecnologie, pochi brevetti e cervelli in fuga. Nella Penisola il mercato stenta a decollare, dominano ancora i monopoli e i risparmiatori non si sentono protetti. Aumentano il precariato e la distanza tra ricchi e poveri. Sicurezza, questione morale e istituzionale intaccano la credibilità del sistema-paese. Un rapporto documentato sull'Italia di oggi che individua responsabilità antiche e recenti.
Silvio Berlusconi si è presentato agli italiani come il campione della libera iniziativa, l'uomo che avrebbe garantito meno tasse e crescita in tutti i settori. In questo libro Roberto Petrini spiega perché non è andata così, esaminando le questioni più calde: il fisco e le nomine bancarie, i condoni e la spesa pubblica, il mercato del lavoro e le pensioni, le privatizzazioni e il rapporto con l'Europa.