Uno dei più autorevoli teologi morali italiani spiega i radicali mutamenti indotti dagli sviluppi della scienza e della tecnica che hanno trasformato e trasformano l'esistenza umana in tutte le sue espressioni, incidendo sulle coscienze e rendendo problematica la stessa identità personale. La rapidità di tali mutamenti, tra globalizzazione ed era digitale, provocano uno stato di disagio esistenziale che esige, per essere adeguatamente affrontato, un approccio equilibrato che evidenzi potenzialità e limiti, senza incorrere in sterili tentazioni di superficiale ottimismo o di pregiudiziale rifiuto. Una guida per migliorare con consapevolezza la qualità della vita anche interiore.
Docente di Storia dell'economia all'Università Cattolica di Milano, Amintore Fanfani ha dedicato il primo periodo della sua vita agli studi, impegnandosi - come dimostrano gli scritti qui pubblicati - nella elaborazione di un modello di società aperta, incentrato sui valori di libertà e di giustizia, ai quali ha ispirato nel dopoguerra la propria attività politica. Intellettuale raffinato e insieme uomo di azione, ha saputo dare concretezza al progetto ideale attraverso scelte operative coerenti e adeguate nei vari settori della vita pubblica. Al di là dei meriti acquisiti come uomo di governo e di partito, Fanfani merita di essere ricordato per il grande rigore morale, esempio di quella "buona politica" di cui si avverte oggi in modo particolare l'esigenza.
Il volume presenta il pensiero di alcuni filosofi morali, che, nella elaborazione del loro pensiero, fanno riferimento a un orizzonte religioso di interpretazione della vita. La scelta dei cinque autori proposti è motivata dalla loro comune adesione al modello di una "etica della responsabilità". Le diverse declinazioni di tale categoria consente di avere a disposizione uno spettro assai ampio di indicazioni per lo sviluppo della teologia morale oggi. Il contributo di ciascuno degli autori riveste una grande importanza, non solo per dare una robusta fondazione teoretica alla riflessione teologico-morale, ma anche per mediare la proposta cristiana in categorie capaci di interpretare le istanze della cultura odierna e di rispondere alle domande che emergono dagli sviluppi del progresso scientifico tecnologico nei vari campi della vita personale e sociale.
L’attualità e la complessità delle questioni riguardanti la sfera della vita morale rendono urgente un ripensamento dei suoi fondamenti e sollecitano l’individuazione di criteri adeguati ad affrontare i nodi critici emergenti.
Questo “alfabeto” intende fornire ad un pubblico il più vasto possibile (non dunque specialistico) uno strumento utile a cogliere il senso di alcune parole chiave, che definiscono il campo dell’etica, mettendone a fuoco l’impianto strutturale. Sono peraltro fornite indicazioni concrete per accedere alla valutazione di ciò che avviene nei vari ambiti nei quali si sviluppa l’attività umana o per giungere alla chiarificazione di alcune tematiche di particolare rilevanza personale e sociale.
Il volume propone un contributo all'approfondimento degli aspetti più significativi della visione teologica di papa Francesco. Risalendo alle matrici originali del pensiero del pontefice, gli autori intendono offrire gli strumenti per una comprensione più articolata dei documenti promulgati in questi primi anni di pontificato. I tre saggio che costituiscono il libro sono dedicati, rispettivamente, alla cristologia e all'antropologia, all'ecclesiologia e e all'etica: le discipline teologiche (e i plessi problematici) di maggiore rilievo nella riflessione di Francesco.
"Persona", "corpo" e "natura" sono i tre pilastri che possono sostenere un progetto etico che recupera il proprio fondamento senza ricorrere per questo a istanze metafisiche anacronistiche, ma anche senza incorrere in una prospettiva relativistica. Si tratta di categorie che, collocandosi al punto di convergenza fra soggettività e oggettività, da un lato forniscono all'etica un solido ancoraggio valoriale e, dall'altro, le assicurano la necessaria duttilità per affrontare correttamente - e concretamente - le varie e complesse questioni oggi emergenti. Il modello che viene in tal modo affermandosi è quello di un'etica "situata" che, pur appoggiandosi a strutture portanti ineludibili, non esita a misurarsi con i limiti propri della condizione umana. In questo saggio sono pertanto offerte le chiavi interpretative di una proposta morale che, facendo appello alla dignità della persona, è in grado di intrecciare aspetto soggettivo e aspetto oggettivo dell'agire umano, conferendo a quest'ultimo il vero significato.
Gli atti di natura religiosa, nei quali ha luogo l'incontro dell'uomo con Dio - dall'azione liturgica e culturale alla preghiera personale fino alle forme di pietà popolare -, hanno un immediato riflesso sulla vita della persona, in quanto determinano il senso e gli indirizzi concreti del suo impegno storico. La morale della religiosità riflette su tali atti, evidenziandone il nesso con i vari momenti della quotidianità e suggerendo orientamenti positivi per lo sviluppo di stili di vita improntati alla logica evangelica.
Il vocabolo greco ethos possiede, fin dall'inizio, il duplice significato di "costume" e di "dimora". L'etica, che ha origine dalla loro confluenza, deve dunque misurarsi con il variare delle situazioni, ma deve anche radicarsi in valori irrinunciabili che fanno di essa una "casa sulla roccia". A tale visione si ispira questo volume, che, partendo dagli orizzonti biblico-teologici e dai presupposti filosofici della ricerca morale, giunge a delineare alcune attitudini virtuose e ad affrontare alcuni significativi nodo critici, coniugando radicalità evangelica e misericordia.
Alla ricerca di criteri etici che consentano il discernimento di questioni di grande delicatezza e attualità.
La proposta etica della rivelazione biblica si presenta come assai esigente, connotata da tratti di radicalità: rinvia a stili di vita improntati all'ideale di perfezione. Il suo orientamento di fondo è però positivo, perché in ultima analisi consente di fare esperienza di una profonda liberazione interiore. Lungi dal rinchiudere la condotta umana entro rigidi steccati normativi, la fede cristiana la apre a orizzonti esaltanti. Dà all'esistenza un grande respiro e promuove l'autentica crescita dell'uomo, proiettandolo nel futuro e promettendogli la felicità. Partendo allora dall'analisi del contesto biblico e dalla rilevazione dei presupposti teologici che fondano l'etica cristiana, vengono qui riproposte, in modo nuovo e originale, le grandi categorie che ne definiscono l'impianto strutturale: persona e opzione fondamentale, coscienza e norma, legge naturale e responsabilità, peccato e virtù. La vita morale del cristiano appare così come un cammino di permanente rinnovamento interiore alla sequela di Gesù di Nazaret, che si traduce nell'assunzione di atteggiamenti e di comportamenti ispirati alla logica della solidarietà fraterna e finalizzati alla promozione della pace universale.