Attenti a non pensare che le carte delle emozioni di questo libro siano uno strumento utile solo a divertirsi. Le emozioni sono una cosa seria e il diffuso analfabetismo emozionale suggerisce di muoversi con cautela, altrimenti quella delle emozioni rischia di divenire una moda. Per evitare questo occorre mettersi in gioco con le proprie emozioni e, per quanto possibile, a carte scoperte, con l’intelligenza dei tempi e delle disponibilità da parte di ciascuno. Ecco allora che le carte delle emozioni possono divenire un sussidio ludico di straordinarie potenzialità, utilizzabile nei contesti più disparati, specie in quello educativo.
Le attività con le carte, qui proposte dopo un’ampia e collaudata sperimentazione, divengono uno spazio nel quale ciascuno può conoscere meglio se stesso e gli altri, apprendere la gestione dei conflitti, sviluppare una competenza nella costruzione di relazioni sociali positive.
Le carte, insomma, non sono tarocchi per costruire storie o per prevedere il futuro, ma uno strumento per stimolare la dimensione progettuale che si sprigiona quando impariamo ad accogliere le emozioni della vita.
Si può partire anche da un gioco, in fondo, per migliorare le relazioni.
Queste pagine sono rivolte ai genitori che si ripropongono di vivere la propria funzione con gioia. A coloro che, pur tra alti e bassi, comunque si appassionano al compito di rigenerare continuamente se stessi insieme ai loro figli. Ai genitori che non vedono il loro mandato come un dovere gravoso e non lo vivono come un'abitudine. Piuttosto, lo sentono come una "chiamata" da parte della vita, a cui rispondere con entusiasmo, perché sentono la gratuità della presenza dei figli nella loro vita. E se anche si fossero ritrovati un giorno ad essere genitori per caso, in seguito hanno scelto di esserlo per davvero.