Com'è un essere umano? Cosa vuol dire essere sani e felici? E perché il dolore e la gioia? E come si rimedia a un'umanità danneggiata e logorata? In questi ultimi anni antropologi, studiosi di evoluzionismo, di scienze cognitive e neuroscienze, biologi, fisici, psicologi sperimentali, teologi, storici e filosofi hanno fornito nuovi apporti che stanno radicalmente cambiando il modo di vedere l'essenza più profonda e millenaria degli esseri umani. Non possiamo più andare avanti con vecchie e pessimistiche rappresentazioni dell'essere umano dimenticando la grandezza, sia in bellezza che in drammaticità, del suo sofisticato e delicato percorso evolutivo. L'autore riannoda i fili di orientamenti psicoterapeutici diversi con i più recenti contributi delle scienze umane per rispondere a queste domande e per descrivere i disturbi psicologici come deterioramenti di un insieme di pulsioni universali vitali e affettive, di un'ancestrale disposizione al bene che è indispensabile alla sopravvivenza sia individuale che della specie. Le persone soffrono quando sono snaturate, come qualsiasi essere vivente, fragile e delicato all'inizio della vita, quando non sono più in grado di evolvere, di auto realizzarsi e soprattutto di amare.
Questo libro vuole ridare alle persone la responsabilità delle proprie scelte di vita, mostrando quanto può essere fatto per conquistare significato e soddisfazione nel lavoro. Il testo è un vero e proprio percorso formativo che ciascuno può fare, individualmente, partendo dalla conoscenza della propria personalità e delle funzioni dell'io per arrivare a sviluppare, attraverso diversi stimoli di riflessione, questionari ed esercizi, le capacità necessarie a raggiungere il piacere ed il successo nella vita professionale.