La Ética es una doctrina sobre las virtudes, sobre la perfección o plenitud a la que puede y debe llegar el hombre. Así lo muestra Pieper.
Este libro recoge en un solo volumen monografías sobre cada una de las virtudes teologales y morales. Desde su publicación se ha convertido en un clásico, y su sólido estudio sobre los fundamentos de la Antropología y de la Ética ha suscitado el interés de numerosos lectores en todo el mundo. Su valor se extiende también al ámbito de la Teología moral, la Pedagogía, la Psicología, la Filosofía social y muchas otras ciencias humanas.
Como dice su autor, la Ética es algo más que una doctrina sobre la acción del hombre, sobre lo permitido y lo prohibido; el punto de arranque es el ser del hombre, y así la Ética o Moral presenta un despliegue de las posibilidades humanas, y una doctrina sobre las virtudes y sobre la perfección o plenitud a la que puede y debe llegar el hombre.
En términos filosóficos, un planteamiento sin crítica es un planteamiento estéril. Peor aún, superfluo. Lo más relevante de la contribución de Pieper se desgrana en este texto, por su capacidad comunicativa y su búsqueda de la verdad. Pieper hace fácil lo difícil, trata de descifrar el misterio con simplicidad, y en eso recuerda a Tomás de Aquino. Por eso su atractivo no deja de crecer.
El descubrimiento de la realidad es un estudio sobre el fundamento de la ética. Incluye dos ensayos: “La realidad y el bien” y “La verdad de las cosas”. El término “descubrir” alude a algo que merece ser visto tal cual es. Y el horizonte de la actividad humana es “la realidad”, el ser. Por eso Tomás de Aquino fundamenta la moral en la aceptación de la verdad de las cosas. El bien, dice Pieper, “es lo conforme con la realidad”, y tiene por ese motivo una profunda fuerza de irradiación.
Questo breve trattato sull'amore - in tutte le sue accezioni, da quella sensibile alle vette dell'estasi mistica - si colloca nell'ampia analisi compiuta da Josef Pieper sulle virtù, cardinali e teologali. Il testo, che si rifà tanto ai classici della filosofia e della teologia - Platone, Agostino, Tommaso d'Aquino, Francesco di Sales, Karl Barth, Anders Nygren - quanto alla psicanalisi del Novecento, da Freud ai suoi contemporanei americani, fornisce l'impianto architettonico della virtù e, al contempo, della persona umana. è un dialogo con il lettore stesso, che vedrà in queste pagine declinate le varie sfumature dell'amare - carnale, psicologica, spirituale - e insieme un ritratto del suo essere uomo e creatura di Dio. «L'essenza dell'amare e dell'essere amati», scrive nella Prefazione Andrea Aguti, è per Pieper «sentirsi, nonostante tutto, "giustificati nella propria esistenza"».
La filosofia «serve» a qualcosa? Quali esperienze umane propiziano l'atteggiamento filosofico di fronte alla realtà? Che differenza c'è tra la filosofia e le scienze particolari? Filosofia e poesia hanno qualcosa in comune? È possibile una filosofia cristiana? Sono alcuni degli interrogativi più caldi ai quali Josef Pieper risponde dialogando socraticamente con il lettore, indovinando tutte le sue possibili obiezioni, rispondendo a tutte le domande e suscitandone delle nuove, fino a guidarlo alla comprensione più intima di ciò che è la filosofia e facendogli trovare da solo le risposte più soddisfacenti.
La degenerazione del dominio politico è correlata all'abuso sofistico della parola. Nelle parole la realtà diventa chiara. Si parla al fine di rendere riconoscibile qualcosa di reale nella comunicazione. Ma questa natura comunicativa della lingua è sempre più corrotta. Il fenomeno oggi delle fake-news è solo la punta dell'iceberg della divaricazione tra apparenza e verità, a tal punto che non importa più se un discorso è vero o meno. Quello che importa è che emozioni. In questo senso l'abuso della parola è il mezzo privilegiato dell'abuso del potere. Lo avevano teorizzato fin dall'antica Grecia i sofisti, filosofi che utilizzavano la retorica per ottenere il consenso politico persuadendo, anche al prezzo della verità. Tirannia, propaganda, mass media hanno come obbiettivo privilegiato la corruzione della parola e la sua degenerazione. Ci offrono realtà il cui carattere fittizio minaccia di diventare impenetrabile. E così pure, nel privato, l'abuso di potere sulle persone si esercita anzitutto tramite la corruzione della parola, che diventa arma subdola e insidiosa di dominio. In questo breve saggio il filosofo Josef Pieper mostra con determinazione e passione, e insieme con rigore intellettuale, la via d'uscita da questa situazione opprimente. Ci viene chiesto di vedere di nuovo le cose per come esse sono, di vivere e operare in forza della verità riscattata. Prefazione di Roberto Mancini.
Este libro recoge en un solo volumen monografías sobre cada una de las virtudes teologales y morales. Desde su publicación se ha convertido en un clásico, y su sólido estudio sobre los fundamentos de la Antropología y de la Ética ha suscitado el interés de numerosos lectores en todo el mundo. Su valor se extiende también al ámbito de la Teología moral, la Pedagogía, la Psicología, la Filosofía social y muchas otras ciencias humanas. Como dice su autor, la Ética es algo más que una doctrina sobre la acción del hombre, sobre lo permitido y lo prohibido; el punto de arranque es el ser del hombre, y así la Ética o Moral presenta un despliegue de las posibilidades humanas, una doctrina sobre las virtudes, sobre la perfección o plenitud a la que puede y debe llegar el hombre.
Josef Pieper (1904-1997) es uno de los filósofos más importantes del siglo XX, y uno de los más leídos. Catedrático de Antropología Filosófica en la Universidad de Münster, doctor honoris causa y miembro de numerosas Academias y sociedades científicas, sus obras han sido traducidas a muchas lenguas. Entre sus obras, cabe mencionar El ocio y la vida intelectual, y La fe ante el reto de la cultura contemporánea, ambas publicadas en Rialp.
Ciò che in quest'opera viene preso in esame, nonostante le difficoltà tematiche dei testi raccolti, costituisce un oggetto unico considerato da punti di vista diversi.
A cura di Giovanni Santambrogio
Nuova edizione ampliata
DESCRIZIONE: Questo breve trattato sull’amore – in tutte le sue accezioni, da quella sensibile alle vette dell’estasi mistica – si colloca nell’ampia analisi compiuta da Josef Pieper sulle virtù, cardinali e teologali. Il testo, che si rifà tanto ai classici della filosofia e della teologia – Platone, Agostino, Tommaso d’Aquino, Francesco di Sales, Barth, Nygren – quanto alla psicanalisi del Novecento, da Freud ai suoi contemporanei americani, fornisce l’impianto architettonico della virtù e, al contempo, della persona umana. È un dialogo con il lettore stesso, che vedrà in queste pagine declinate le varie sfumature dell’amare – carnale, psicologica, spirituale – e insieme un ritratto del suo esser uomo e creatura di Dio. Pagine più volte riprese da Benedetto XVI, come preziosa esposizione della virtù in prospettiva filosofica e cristiana
COMMENTO: La riedizione di un classico di Pieper, autore di riferimento per papa Benedetto XVI: l'amore come virtù teologale e carità cristiana.