Josef Pieper è annoverato fra i pensatori cattolici tedeschi che nella prima metà del Novecento hanno alimentato un pensiero di ispirazione cristiana in grado di dialogare con le sfide della modernità – un’impresa culturale in cui fa la parte del “tomista”. A Tommaso D’Aquino però – evidenzia il curatore di questo volume – Pieper deve il metodo più che il contenuto, e forse la sua stessa longevità editoriale: a essere mutuato è lo sguardo filosofico che ha per oggetto la «verità delle cose», nella «spregiudicatezza di fronte alla possibilità della conoscenza della realtà, sia dal punto di vista teologico che filosofico, scientifico o puramente empirico e nella sua disponibilità al dialogo». La sua “attualità” non asseconda i tempi, ma sa dire “no” al tempo riflettendo sulle sue ragioni profonde.
Un classico è, in tal senso, il testo di Pieper del 1935, alla base degli studi successivi sulle virtù, qui per la prima volta tradotto in italiano: La realtà e il bene. Il “bene” va indagato con rigore, perché è un dovere dell’uomo esplorare la sua capacità di formulare giudizi morali oggettivi, pur senza mettere necessariamente capo a un assolutismo etico.
COMMENTO: Una introduzione, facile e precisa, ai temi della filosofia morale, da parte di uno dei maggiori teologi cattolici tedeschi del '900. È un classico per una filosofia morale di impostazione cattolica.
JOSEF PIEPER (1904-1997) è stato uno dei più importanti interpreti della filosofia classica e neo-scolastica. Per Morcelliana e in coedizione con Massimo, si ricordano i volumi sulle virtù cardinali: La prudenza (1999); La giustizia (2000); La fortezza (2001); La temperanza (2001). In corso di pubblicazione per Morcelliana la nuova edizione delle virtù teologali: Sull’amore, Sulla speranza, Sulla fede.
ANDREA AGUTI insegna Filosofia delle religioni all’Università di Urbino ed è nella redazione di «Hermeneutica». Per Morcelliana ha pubblicato: Henry Duméry. Filosofia della religione e critica del cristianesimo (2004).
Josef Pieper realizza in questo magistrale saggio un rovesciamento dell'ethos della vita moderna, scandita dai tempi, dagli stili di vita, dal consumismo del capitalismo e dalla cultura collettiva, affermando l'otium come fondamento della civilta' occidentale. La vita non e' fatta solo di produzione, consumo e frenesia, ma e' fatta anche di momenti di riposo, di contemplazione, di gioco, di gusto per la bellezza e per le cose intrinsecamente buone.
La teoria di Pieper sulla festa e' esposta nello stesso titolo del libro, Sintonia con il mondo: si puo' vivere autenticamente la festa solo sulla base del proprio consenso verso il mondo nel suo insieme. ''Consenso'' vuol dire riconoscere che il mondo, l'intera realta' ha un senso che noi condividiamo, ha una bonta' originaria di cui ci rendiamo conto.
Las Virtudes fundamentales reúne en un solo volumen monografías sobre cada una de las virtudes teologales y morales.
Se trata de un libro fundamental en un doble sentido: porque estudia los fundamentos de la Antropología y de la Ética, y porque lo hace de forma sólida. Así pues, resulta una obra básica no sólo para la Ética, sino también para la Teología moral, la Pedagogía, la Psicología, la Filosofía social y las demás ciencias humanas.
Su autor, Josef Pieper, es uno de los filósofos más importantes del siglo XX, y uno de los más leídos, por su acierto en tratar temas del mayor interés con atractiva profundidad.
Catedrático de Antropología Filosófica en la Universidad de Münster, doctor honoris causa y miembro de numerosas Academias y sociedades científicas, falleció en noviembre de 1997. Sus obras han sido traducidas a muchas lenguas. En Rialp tiene publicados también El ocio y la vida intelectual y La fe ante el reto de la cultura contemporánea