Nato da famiglia poverissima, si trasferisce a Barcellona in giovane età, dopo la morte prematura dei genitori. Qui sente forte la chiamata alla vita consacrata e a vent'anni entra tra i frati francescani. Durante il noviziato cominciano a manifestarsi in lui i primi segnali dei doni straordinari di Dio: la taumaturgia. A causa del clamore delle folle che si recano sempre più numerose da lui, e dell'incomprensione dei confratelli, in contrasto con l'entusiasmo della gente per i suoi miracoli, il povero frate è trasferito di continuo, fino ad arrivare al convento Santa Maria di Gesù di Cagliari, dove i frati lo accolgono con gioia, e dove morirà dopo poco più di un anno.