Un “menù spirituale” settimanale che raggruppa attraverso l’uso delle immagini della cucina contemporanea tutti i valori citati da papa Francesco al fine di mettere ogni giorno in risalto i valori fondamentali del nostro Credo e gli atteggiamenti da tenere, o da evitare, durante il nostro cammino quotidiano verso la santità.
Notizie sull'autore:
Pierluigi Plata (Iseo, 12 dicembre 1964), è presbitero cattolico, teologo e scrittore.
I suoi scritti non sono altro che il frutto, oltre che a un meticoloso studio personale, di un continuo dialogo quotidiano con tutti, alimentato dal nutrimento della Parola di Dio e dei Sacramenti che la Chiesa Cattolica custodisce ed elargisce ad ognuno.
"Il libro di don Pierluigi Plata è certamente un libro per tutti, credenti e non, interessati a capire meglio come il messaggio di Gesù abbia tenuto il regno animale in grande considerazione, tanto da trasformare questi ultimi in simboli ricchi di significati. Soprattutto è un interessante nuovo punto di vista per coloro che hanno utilizzato come alibi la poca attenzione della Chiesa al mondo naturale per 'usare' tutti gli animali a seconda delle proprie necessità. Personalmente, ritrovarmi a riflettere su alcuni passi del Vangelo, accompagnata per mano da don Pierluigi che accende la luce su alcuni soggetti animali per troppo tempo considerati comparse insignificanti, è stato anche motivo per ritornare sulla parola di Gesù e sui suoi insegnamenti, che ci ricordano sempre l'importanza del rispetto di tutto il creato." (Dalla Prefazione di Licia Colò)
Potrebbe rivelarsi altamente pericoloso cercare di entrare in relazione con Dio dimenticando gli altri e se stessi. Ritenere che, nella propria vita di fede, l’importante sia unicamente il rapporto che si stabilisce con il Signore, e non anche quello che
si ha con il prossimo, non è per nulla cristiano. Dio, io, il prossimo non possono mai essere disgiunti nella dimensione cristiana: dimenticare o trascurare uno dei tre elementi ci porterebbe a costruire un proprio vissuto di fede, magari bello e gratificante, ma non una corretta e proficua spiritualità cristiana. Le frasi evangeliche raccolte in questo volume dovrebbero portarci a chiederci se l’idea di Dio che portiamo dentro di noi l’abbiamo creata a nostra immagine e somiglianza, oppure se emerge da una lettura attenta e approfondita della Bibbia. Dalle frasi del Vangelo proposte, possiamo riscoprire il vero volto di Dio, di Colui che non è mai contro di noi, ma fa’ di tutto per farci sperimentare quanto ci ama immensamente, rendendoci così pienamente felici.
L'autore
Don Pierluigi Plata è nato a Iseo (BS). È stato parroco nella sua Diocesi bresciana e, mentre esercitava il ministero pastorale, ha conseguito la Licenza e il Dottorato in Sacra Teologia. Ora è cappellano militare a Roma, dove è anche direttore spirituale del Seminario Maggiore dell’Ordinariato militare in Italia. Nel suo ministero sacerdotale ha sempre armonizzato concretezza pastorale, rigore teologico del Magistero e dimensione spirituale. Ha pubblicato L’ultima decisione dell’uomo. La proposta della Endentscheidungshypothese in Ladislaus Boros (Assisi 2005) e Pensieri durante un funerale (Milano 2009). Suoi contributi sono presenti in L’uomo e la parola. Pensiero dialogico e filosofia contemporanea (Trapani 2007); La parola giusta. Comunicazione tra etica ed ermeneutica (Trapani 2008) e Il Volto nel pensiero contemporaneo (Trapani 2010).
Una raccolta di frasi tratte del Vangelo che ci aiutano a riflettere e a scovare che cosa risiede nel profondo nel nostro cuore. Lo sforzo di entrare in continuo contatto con gli altri, con le conseguenti gioie e delusioni, ci porta a revisionare continuamente la nostra identità, il nostro modo di prendere coscienza di noi stessi. Troppe volte siamo condizionati, in bene e in male, da quello che gli altri pensano e dicono di noi e, purtroppo, rischiamo di comportarci secondo l'etichetta che ci è stata incollata addosso e che dobbiamo per forza mantenere. Questo libro, attraverso la spiegazione del significato di alcune espressioni mutuate dal Vangelo, si propone di aiutare i lettori a compiere una profonda verifica su se stessi
In ognuno di noi vi sono delle parole, delle frasi che sono talmente sedimentate dentro la nostra mente e che fanno parte del nostro patrimonio culturale fino al punto da condizionare, spesso inconsapevolmente, il nostro modo di pensare, di parlare, di interpretare la realtà e tutto quanto ci succede. Tra queste espressioni, molte più di quante pensiamo sono tratte dal Vangelo. In questo testo sono state selezionate e analizzate quelle che solitamente si utilizzano nel rapporto con gli altri, così che finalmente si possa acquisire una maggiore consapevolezza del loro profondo e originario contenuto. Lo scopo finale non vuole essere solo saperle utilizzarle più oculatamente, ma farlo perché, illuminati dall’autentico significato, si riscontra che non è poi così difficile metterle in pratica nella vita quotidiana.
L'autore
Don Pierluigi Plata è nato a Iseo (BS). È stato parroco nella sua Diocesi bresciana e, mentre esercitava il ministero pastorale, ha conseguito la Licenza e il Dottorato in Sacra Teologia. Ora è cappellano militare a Roma, dove è anche direttore spirituale del Seminario Maggiore dell’Ordinariato militare in Italia. Nel suo ministero sacerdotale ha sempre armonizzato concretezza pastorale, rigore teologico del Magistero e dimensione spirituale. Ha pubblicato L’ultima decisione dell’uomo. La proposta della Endentscheidungshypothese in Ladislaus Boros (Assisi 2005) e Pensieri durante un funerale (Milano 2009). Suoi contributi sono presenti in L’uomo e la parola. Pensiero dialogico e filosofia contemporanea (Trapani 2007); La parola giusta. Comunicazione tra etica ed ermeneutica (Trapani 2008) e Il Volto nel pensiero contemporaneo (Trapani 2010).
Solitamente si ritiene che la difficoltà maggiore nel mettere in pratica ilVangelo consista nel fatto che esso è troppo lontano dal nostro vissuto quotidiano. Non potrebbe essere vero il contrario? Forse, in realtà, non riusciamo ad attuarlo nella nostra vita perché riteniamo di conoscerlo già, di averlo ascoltato e letto da sempre, e così non poniamo tutta la nostra attenzione nei suoi confronti. Questo libro – seguendo un’insolita ma efficace metodologia – aiuta a leggere il Vangelo come se lo prendessimo in mano per la prima volta, eliminando quei pregiudizi, sedimentati dentro di noi nel corso degli anni, che non ci permettono di entrare nella profondità del messaggio. Aiutati a cogliere, in alcuni noti brani evangelici, numerosi particolari che quasi sempre sfuggono, riusciremo a leggerli con occhi diversi, facilitando così la loro attuazione nella nostra vita quotidiana e ricevendo stimolo a nutrirci sempre più della Parola di Dio.
Destinatari
Tutti i cristiani.
Autpre
Don Pierluigi Plata è nato a Iseo (BS). È stato parroco nella sua Diocesi bresciana e, mentre esercitava il ministero pastorale, ha conseguito la Licenza e il Dottorato in Sacra Teologia. Ora è cappellano militare a Roma, dove è anche direttore spirituale del Seminario Maggiore dell’Ordinariato militare in Italia. Nel suo ministero sacerdotale ha sempre armonizzato concretezza pastorale, rigore teologico del Magistero e dimensione spirituale. Ha pubblicato L’ultima decisione dell’uomo. La proposta della Endentscheidungshypothese in Ladislaus Boros (Assisi 2005) e Pensieri durante un funerale (Milano 2009). Suoi contributi sono presenti in L’uomo e la parola. Pensiero dialogico e filosofia contemporanea (Trapani 2007); La parola giusta. Comunicazione tra etica ed ermeneutica (Trapani 2008) e Il Volto nel pensiero contemporaneo (Trapani 2010)
Avrei voluto fare di più per lui, ora è proprio troppo tardi? Il corpo, la bara: che cosa resterà di lui? Che cosa si intende con «anima del defunto»? Tutto quello che ha fatto, dove va a finire? Che cosa faranno i defunti, nell’attesa della fine del mondo? Perché preghiamo per i nostri defunti? Santi, martiri, defunti: quale rapporto hanno con noi vivi? Questo libro fa emergere e approfondisce questi quesiti, al fine di riuscire a vivere con maggior serenità il «distacco».
Il tema della morte: una delle grandi sfide cui il rinnovamento della teologia deve saper rispondere. Oggi si prende sul serio la morte? Quali strumenti per potersi misurare sulla questione della morte? Per una riflessione teologica e necessario uscire dalla concezione della morte concepita come una semplice raccolta di frutti delle azioni passate e, contemporaneamente, allontanarsi dal vedere la stessa come il momento prodigioso da dove Dio e obbligato a salvare la propria creatura. L'escatologia delineata in questo testo si interessa alla possibilita di una riuscita definitiva della liberta finita, mettendo in risalto il carattere irrevocabilie del tempo vissuto nella convinzione che l'uomo, decidendo di se, decide della verita.