Il volume raccoglie le relazioni tenute da una teologa, un'economista e una canonista al Consiglio di cardinali di papa Francesco nell'ultimo degli incontri sulla presenza delle donne nella Chiesa, il 17 giugno 2024. Al centro dei loro contributi il tema del potere e la necessità di smascherarne gli abusi, anche nella Chiesa, per intraprendere vie di giustizia, ben-essere e fioritura per tutte e tutti, mettendo fine a ogni discriminazione, in primis quella di genere. Il diritto e l'economia hanno, in questo, un contributo fondamentale: le loro analisi mostrano quanto le disparità pesino nella concreta vita delle persone e delle comunità, e le loro migliori prospettive indicano come cambiare rotta.
Il volume è il frutto del terzo dei quattro incontri che il Consiglio di cardinali dedica tra la fine del 2023 e la primavera 2024 al ruolo delle donne nella Chiesa. Nella seduta del 15 aprile 2024 Linda Pocher, Regina da Costa Pedro e Stella Morra hanno approfondito il tema della dimensione culturale della relazione tra donne e uomini nella Chiesa. Essere consapevoli della parzialità e della storicità dei sistemi simbolici in cui siamo immersi è infatti indispensabile per dare vita, come, credenti, a un "noi" in cui le donne non siano più considerate un tema o un problema ma - al pari e a fianco degli uomini - soggetti di una Chiesa sinodale e in missione, che orienta il mondo verso il regno di Dio.
«Cari giovani, è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere? Sì! È difficile. Non è il caso di nasconderlo. È difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile». A più di vent'anni di distanza, l'interrogativo di Giovanni Paolo II durante la veglia di preghiera a Torvergata in occasione della GMG del 2000 è ancora attuale. Spesso gli adulti sono sprovvisti di strumenti di pensiero e di metodo adatti ad allestire per i giovani "laboratori della fede". Nella certezza che la Teologia Fondamentale possa contribuire ad affrontare la sfida, il testo si snoda a partire da una presa di coscienza critica del contesto attuale, per poi attingere alla riflessione della Chiesa sugli elementi capaci di illuminare l'educatore nella rilettura critica della sua esperienza personale e nella progettazione pastorale. Il percorso si conclude con un affondo sulla necessità di aprirsi al dialogo interdisciplinare e con la proposta di alcuni criteri pratici per metterlo in atto.
«È necessario smaschilizzare la Chiesa». Papa Francesco lo ha detto molte volte, e per questo ha chiesto a due teologhe e un teologo di approfondire, nella seduta del Consiglio di cardinali del 4 dicembre 2023, il "principio mariano-petrino" di H.U. von Balthasar. Il libro raccoglie i testi dei loro interventi, che illustrano sia i limiti del pensiero di Balthasar, e dell'uso che ne è stato fatto, sia i molti modi in cui nella Chiesa la differenza di genere è interpretata e attuata come disparità. In alternativa, Lucia Vantini, Luca Castiglioni e Linda Pocher propongono pensieri e pratiche che assumono la complessità del reale, affrontano i nodi critici della maschilità (anche e innanzitutto quella dei ministri ordinati) e ascoltano il Vangelo liberandolo dalle interpretazioni che hanno nascosto ed emarginato le donne. Prefazione di papa Francesco.
Cercare il punto accessibile al bene e progettare l'azione educativa a partire da esso è l'arte del discernimento salesiano. Questo punto però, questo luogo della presenza e dell'azione di Dio nella storia, l'educatore lo deve saper scoprire prima di tutto in se stesso, nel proprio cuore e e nel cuore degli avvenimenti, lieti o dolorosi, del suo quotidiano. Solo allora diviene capace di educare i giovani a fare lo stesso! La capacità di discernere, inoltre, è il punto di partenza imprescindibile per mettere in pratica l'invito alla sinodalità che la Chiesa rivolge, in questo tempo, ad ogni comunità cristiana, comprese le comunità educative.
Il riferimento alla fecondità/sterilità del grembo femminile e alle gioie/dolori legate all'esperienza del generare e del dare alla luce attraversa trasversalmente la Scrittura, dal libro della Genesi a quello dell'Apocalisse, sia in quanto esperienza antropologica fondamentale, sia in quanto metafora utile a descrivere l'agire di Dio e degli esseri umani in rapporto a Lui. A partire da una analisi puntuale del ricorrere di questi riferimenti nell'Antico e nel Nuovo Testamento, lo studio intende esplicitare lo spessore ermeneutico di questo riferimento in ordine alla comprensione della rivelazione di Dio e dell'identità e missione dell'essere umano. Tre sono i nodi teorici che questo percorso permette di far emergere: il primo è l'analogia tra generazione e creazione, tema fortemente presente nelle religioni antiche, recepito dalla Scrittura ma censurato dalla teologia dopo il Concilio di Nicea; il secondo riguarda il legame intrinseco tra nascita e resurrezione, tema che ha favorito la comprensione e l'annuncio del kerigma pasquale e ha informato lo sviluppo della catechesi e della liturgia battesimale dei primi secoli, dimenticato progressivamente in seguito sia nella riflessione che nell'azione pastorale della Chiesa; il terzo riguarda la presenza e il ruolo di Maria nella storia della salvezza, tema ancora caldo e attuale della mariologia contemporanea. Prefazione di Giovanni Cesare Pagazzi.
Il tema del volume è "l'uomo e la donna", ma meno genericamente è quello che l'autrice chiama il "Vangelo della differenza", che è la condizione elementare dell'incontro e dell'incanto fra l'uomo e la donna, la dualità che porta il sigillo di Dio e della sua irrevocabile benedizione sull'amore umano. Vi si trovano spunti filosofici, affondi teologici e suggerimenti pratici. Scopo del testo consiste nel tentativo di introdurre il lettore a uno sguardo diverso dal solito sulla realtà della differenza sessuale. Uno sguardo diverso perché illuminato dalla luce che viene dall'evento dell'incarnazione, morte e risurrezione del Signore Gesù.