Mentre ai nostri giorni si susseguono con eccezionale frequenza annunci di sciagure, profezie e previsioni inquietanti, mentre è già in atto e ben visibile una trama che sembrerebbe affermare il trionfo del male nella persona di satana, l'autore Felice Poli, in questo saggio, offre al lettore la possibilità di "leggere" i segni dei tempi con sapienza e motivato ottimismo alla luce della sana teologia e della storia della salvezza. Egli invita a ripercorrere con Maria in modo sapiente l'opera della redenzione: la nostra pasqua è ormai la meta di ognuno e dell'umanità intera e la vergine Maria ne è indissolubilmente e attivamente partecipe. Lei ci chiede di deporre le assurde umane alterigie, nell'umiltà tornare bambini per essere da Lei rigenerati sull'impronta del Figlio suo. In questa rinascita è già in atto il suo e nostro trionfo.
Il bimbo in attesa, è lui a prendere audacemente l'iniziativa, rivolto alla mamma, ma rivolto a tutti noi afferma: "Voglio rompere l'apparente mutismo di un bimbo che nasce". Vale allora la pena tendere l'orecchio dell'anima, mettersi in umile e docile ascolto e raccontare la sapienza rispettosa, quella innocente e più vera dei più piccoli.
L'autore, un monaco benedettino, mosso da fervente amore alla Chiesa che sente sua con intima e appassionata dedizione, cerca di mostrare la bellezza che l'arricchisce costantemente, ma anche di evidenziare i mali che affliggono tanti suoi membri in questo travagliato momento storico. Con linguaggio a prima vista poetico e a tratti fortemente apologetico, le pagine scorrono veloci, in un emozionante intreccio di voci diverse, narrando il fascino umano-divino che rende viva la Chiesa; fascino a tratti riscoperto e persino misticamente cantato, ma talora offuscato da ombre e pericoli che annebbiano l'orizzonte del cammino. Una cosa è certa: questo non è un libro come tanti, e lo stile del tutto originale dell'autore, propone un modo innovativo di mostrare la Chiesa come Madre, con l'obiettivo principale di infondere speranza e ottimismo, di riaccendere nel lettore motivati desideri di verità, di gioia e di pace.
L'amore che deve essere rivolto ai sacerdoti, anche quelli caduti, perché possano riscoprire la loro vocazione.