Certe giornate partono talmente storte che solo un miracolo potrebbe raddrizzarle. Anche se è la mattina di Natale, e nella villa della padrona Giulia sul lago d'Orta fervono i preparativi per l'apertura dei regali e l'imminente cenone, Gatto, il fedele micio del vicecommissario Enea Zottìa, è nervoso: cosa ci fanno quelle palline colorate appese allo strano albero accanto alla sua cuccia? Che razza di dispetto è questo, non permettergli di giocarci? Ma soprattutto: chi gli ha nascosto la ciotolina dove ora, appena sveglio, vorrebbe fare colazione? Una seccatura dietro l'altra per Gatto, anche se, deve ammetterlo, la villa è davvero incantevole e la compagnia non è poi così male: Giampaolo, il cane color fango sempre impegnato a rotolarsi nelle pozzanghere, Sappo, il felino più saggio del circondario, con mille cicatrici e avventure da raccontare, e poi Fred, il leggendario Tacchino che per la sua bellezza è diventato animale da compagnia e che dovrebbe partecipare alla serata di festa. Qualcuno però vuole fargli del male, e potrebbe trattarsi proprio di chi ha ordito la sparizione della ciotolina di Gatto. Ma questi sono misteri che solo chi ha nove vite e un coraggio di gran lunga superiore alla propria taglia può risolvere...
Giovanni Capotosti sembra aver avuto tutto dalla vita: una bella casa sul lago d'Orta, un ricco patrimonio, l'affetto della moglie e del figlio Bruno. Ma gli resta il rimpianto per aver perso il suo grande amore: Dolores, la ragazza più bella del lago. Dopo trent'anni, la "sua Dolly" torna all'improvviso con una lettera in cui gli chiede aiuto, non per se, ma per Vittorio, il figlio che lui non aveva mai saputo di avere. La sorpresa è tanta, ma quella lettera per Giovanni ha il sapore di una seconda occasione. Perché lui ne è sicuro: Vittorio è figlio suo, e intende dargli ciò che gli spetta. Intorno a questa vicenda familiare gravita il piccolo universo di Orta San Giulio, dove il commissario Zottia è ormai di casa grazie alla relazione con la bella Giulia. La sua villa sull'isola e i suoi ricci neri sono il rimedio più dolce alla frenesia di Milano. Ma la quiete di Orta si spezza quando un cadavere viene ritrovato nella villa di Bruno Capotosti: chi è quel l'uomo, lasciato senza documenti né oggetti che possano identificarlo? Possibile che nessuno sappia nulla, in un posto in cui si conoscono tutti? Nei paesi di provincia le voci corrono e offuscano la verità, proprio come le acque del lago, che sotto la calma apparente nascondono correnti insidiose. Enea Zottia sa che l'unico modo per risolvere questo caso è rispondere a una domanda: fin dove siamo disposti a spingerci, quando c'è di mezzo l'amore?
Tra le onde increspate del lago d'Orta. il vicecommissario Enea Zottìa, seduto a prua di un'imbarcazione, naviga verso l'isola di San Giulio. La sua non è una gita in barca, ma l'inizio di una nuova indagine. La richiesta, discreta, è arrivata dalle suore del convento arroccato sull'isola, turbate da strani furti che avvengono dentro le loro mura ma anche nelle ville della zona. Inoltre c'è un quadro che scompare e riappare inspiegabilmente: non è che il vicecommissario potrebbe...? E così Luca è tornato in un luogo al quale lo legano ricordi indimenticabili. Ma appena giunto, è tentato di lasciar perdere: scovare ladri non e la sua specialità, l'atmosfera ovattata del convento lo mette a disagio, e le tristezze del passato, del suo amore infelice per la bionda Serena non vogliono saperne di abbandonarlo. Poi, del tutto inaspettato, un delitro viene a turbare l'incanto di quei luoghi. In una stradina appartata, dove non passa mai nessuno, giace un uomo, ucciso con un violento colpo alla testa. È un semplice lavorante, uno di quelli che danno una mano per incarichi di poco conto, perché ucciderlo? Zottìa inizia con pazienza a indagare, e anche il lettore, insieme a lui, conoscerà una serie di personaggi memorabili come l'astuto e disinvolto Guidalberto Porrone, la gelida suor Venanzia, il mite giardiniere Zilloni, il rubicondo ragionier Stefanini e soprattutto l'affascinante e misteriosa Giulia, la giovane donna che ha deciso di ritirarsi sull'isola e dalla quale Enea si sente attratto.
Tra le onde increspate del lago d'Orta. il vicecommissario Enea Zottìa, seduto a prua di un'imbarcazione, naviga verso l'isola di San Giulio. La sua non è una gita in barca, ma l'inizio di una nuova indagine. La richiesta, discreta, è arrivata dalle suore del convento arroccato sull'isola, turbate da strani furti che avvengono dentro le loro mura ma anche nelle ville della zona. Inoltre c'è un quadro che scompare e riappare inspiegabilmente: non è che il vicecommissario potrebbe...? E così Luca è tornato in un luogo al quale lo legano ricordi indimenticabili. Ma appena giunto, è tentato di lasciar perdere: scovare ladri non e la sua specialità, l'atmosfera ovattata del convento lo mette a disagio, e le tristezze del passato, del suo amore infelice per la bionda Serena non vogliono saperne di abbandonarlo. Poi, del tutto inaspettato, un delitro viene a turbare l'incanto di quei luoghi. In una stradina appartata, dove non passa mai nessuno, giace un uomo, ucciso con un violento colpo alla testa. È un semplice lavorante, uno di quelli che danno una mano per incarichi di poco conto, perché ucciderlo? Zottìa inizia con pazienza a indagare, e anche il lettore, insieme a lui, conoscerà una serie di personaggi memorabili come l'astuto e disinvolto Guidalberto Porrone, la gelida suor Venanzia, il mite giardiniere Zilloni, il rubicondo ragionier Stefanini e soprattutto l'affascinante e misteriosa Giulia, la giovane donna che ha deciso di ritirarsi sull'isola e dalla quale Enea si sente attratto.
Non potrebbe essere più felice Serena quando l'amica Maria Carla la invita a trascorrere gli ultimi giorni dell'anno a Villa Tre Pini, sulle incantevoli colline del Lago Maggiore. La aspetta una vacanza piacevole e in ottima compagnia: con lei il marito di Maria Carla, Aureliano Severi - editore bizzarro e irascibile - e alcuni ospiti e amici della coppia, tra i quali un noto albergatore di Cortina, uno scrittore in cerca d'ispirazione e il vicino di casa dei Severi, l'avvocato Cantoni. E qualche giorno più tardi è previsto l'arrivo di Enea Zottìa, il vicecommissario di polizia della Questura di Milano con il quale Serena ha in corso una complicata storia sentimentale. Mentre il silenzioso domestico Walter si occupa delle faccende di casa, i giorni a Villa Tre Pini sembrano scorrere spensierati, allietati dalle frequenti visite del sempre disponibile Sebyl, un uomo dal passato misterioso e dal ricco portafoglio. Ma quando Zottìa arriva, si accorge subito che qualcosa non va: la compagnia lo emargina, Serena non è la donna di sempre, la tensione diventa ogni giorno più palpabile. Chi è in realtà Sebyl? E gli altri ospiti sono davvero le persone che sembrano o nascondono qualche segreto inconfessabile? Ed ecco che, una notte, una morte improvvisa costringe Zottìa a rientrare nel suo ruolo di investigatore per svelare misteri che hanno radici lontane.
Orta San Giulio, Caffè del Lago. "E Gennaro dov'è? Come mai non è ancora arrivato?" Mario, Tancredi e Stefano sembrano comari di paese mentre aspettano il loro amico per l'aperitivo delle sette, al solito tavolino in piazzetta. E aprile, l'aria è quasi estiva: strano che Gennaro Vattuone, ex professore di latino e greco, non si faccia vivo. Una ragione c'è, irrimediabile: l'uomo è stato assassinato e il corpo giace sul pontile della villa dove il professore si era ritirato dopo aver lasciato l'insegnamento. Una quieta cittadina di provincia in cui tutti si conoscono, e tutti sanno tutto di tutti. Ma è davvero così? Al vicecommissario Enea Zottìa - lontano dalla Questura di Milano, dal suo matrimonio infelice con Enza e da certe serate solitarie con l'unica compagnia del gatto - sembra di essere in vacanza, ma gli bastano poche ore per capire che l'atmosfera d'altri tempi non è che la punta di un iceberg. La rete di segreti, menzogne e interessi particolari in cui è coinvolto l'intero paese non sarà facile da decifrare: l'omicidio ha l'aria di un'esecuzione. Per quale motivo la statua della Primavera nel giardino di Vattuone è stata ruotata con le spalle al lago? Anche gli amici del bar hanno un passato da nascondere, ma Zottìa sa bene come spingersi oltre con buonsenso e ragionevolezza. E più irragionevole, forse, la speranza che ripone in fondo al cuore e che riguarda Serena, l'amore della sua vita. O forse no...