La denominazione "filosofia dei valori" ha la sua matrice nella dottrina kantiana del primato della ragione pratica e suoi padri sono i pensatori tedeschi della seconda metà dell'Ottocento. Pur convinto che i fatti umani non possano essere imprigionati in rigide categorie, l'autore li ha raccolti in cinque gruppi a seconda della concezione che hanno dei valori: metafisica, sentimentale, psicologica, relativistica, oggettivo-relazionale. L'inclusione di alcuni filosofi in un gruppo anziché in un altro è stata fatta con non poche perplessità e non a tutti apparirà convincente.