Nel volume sono state raccolte le pagine più significative della "Autobiografia intellettuale" di Karl R. Popper e di opere quali "La logica della scoperta scientifica" e "La società aperta e i suoi nemici". Il volume, inoltre, è arricchito da un glossario, da una cronologia della vita e delle opere, da una celebre intervista rilasciata a Bryan Magee e da alcune pagine di suoi famosi critici.
Herbert Marcuse e Karl Popper realizzarono un confronto sugli scottanti temi di politica sociale, sui metodi in grado di affrontare i problemi più urgenti e sulle proposte programmatiche di una "nuova società", trasmesso dalla televisione bavarese il 5 gennaio 1971. La verità è che non si trattò di un "confronto" ma di uno "scontro" tra due sostenitori di concezioni differenti, anzi opposte, della società.
"Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto." (Karl R. Popper) Un classico che ha suscitato un dibattito inesauribile e oggi è più che mai attuale, un una nuova edizione arricchita da un saggio introduttivo di Giancarlo Bosetti e dai testi di John Condry, Karol Woytila, Raimondo Cubeddu e Jean Baudoin.
I due saggi che compongono questo libro sono, pur nella loro brevità, emblematici della postazione filosofica di Popper, ed esprimono il senso profondo che ne ha animato la battaglia culturale e politica. Interrogarsi e pronunciarsi sulla validità della nostra conoscenza non significa infatti soltanto affinare la speculazione, ma anche offrire visioni del mondo che possono essere fatte da tutti gli uomini. E' un nesso, questo, che il filosofo ha costantemente posto in evidenza anche attraverso il suo insegnamento quasi "militante". Popper non ammette fonti privilegiate di verità e giudica deleterio perseguire idolatricamente la certezza e l'oggettività della scienza.