I nostri rapporti con gli altri sono spesso condizionati, e a volte addirittura compromessi, da meccanismi di difesa inconsci. Questo libro prende in considerazione quattordici meccanismi difensivi, ciascuno dei quali è personificato da un tipo psicologico. Incontreremo quindi, per esempio, «il piccolo boss», «il mastino», «Calimero», cui corrispondono, rispettivamente, la negazione, l'aggressione, il vittimismo. Dopo averne messo in luce il potere manipolatore, si propongono «piste pratiche» per contrastare tali dinamiche inconsce con strategie di difesa coscienti, che trovano riferimento nelle quattro virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza temperanza. Cercare di smascherare i meccanismi di difesa, infatti, significa avere il coraggio di essere se stessi.
L'amore, la famiglia, gli amici, la droga, il male, la vita dopo la morte, il sesso, il matrimonio, la separazione, il suicidio, l'omosessualità, la fiducia in se stessi sono temi con cui ogni adolescente, prima o poi, si confronta. In questo libro le domande dei ragazzi, poste in tutta libertà, prendono la forma di un dialogo serrato con l'autore. Domande e risposte sono divise in quattro grandi sezioni: Io, la mia famiglia e ancora io; Dio, la fede, la religione e io; Io, i miei amori, i miei guai; Quelle domande che ti assillano. I temi vengono affrontati in modo chiaro e diretto, senza moralismi, ma riconducendo sempre i ragazzi a un orizzonte più grande, al rispetto di sé e degli altri e al riconoscimento di un Bene che ci supera.
Il senso di colpa mette allo scoperto la paura viscerale che ci ossessiona, quella di non essere amati e riconosciuti, di non valere, di essere giudicati ed esclusi. Ci sentiamo continuamente colpevoli di qualcosa, ma quale colpa abbiamo veramente commesso? Per far tacere dentro di noi l'assillo dei rimorsi, ci pieghiamo a giochi di ruolo per pacificare la nostra coscienza e piacere a coloro che ci giudicano senza pietà. Questa commedia contribuisce soltanto a privarci del diritto a essere noi stessi e camuffa agli sguardi inquisitori - o che immaginiamo tali - la nostra autentica personalità. Preso sul serio e individuato nel dialogo con persone competenti, il senso di colpa può diventare un'occasione di crescita e maturazione. Facendo cadere le maschere, eludendo i comportamenti ipocriti e mettendo in luce i traumi dell'infanzia, permette di discernere il vero e il falso senso di colpa. Questa distinzione si rivela capitale se vogliamo uscire dalla confusione per dare un nome, identificare e combattere la vera causa dei nostri malesseri.
Come fare per liberarsi dai pensieri che turbano? "Quest'opera vuole essere, umilmente nelle tue mani, caro amico, un piccolo trattato contemplativo e attivo per aiutarti a trovare la pace interiore, l'hesychia" (dall'Introduzione). Sull'esempio dei Padri del deserto, l'autore invita il lettore a lasciare che Dio respiri in lui, come ossigeno indispensabile alla sua sopravvivenza, per arrivare all'hesychia, termine greco che significa tranquillità, calma, riposo, pace, dolcezza, silenzio interiore, solitudine. Si tratta di una specie di medicina per l'anima, capace di far cambiare lo sguardo sui pensieri negativi che rovinano i giorni e ritrovare la serenità interiore.