Per cogliere i meccanismi evolutivi del sistema formativo italiano gli studiosi hanno impiegato paradigmi interpretativi di lungo periodo e contributi offerti dalla microstoria, attraverso lo studio di singole istituzioni educative. I due versanti storiografici si intrecciano nel presente lavoro che vuole essere, da un lato, uno studio sul processo di alfabetizzazione e formazione dei ceti popolari in Italia dopo l’Unità, dall’altro una verifica ‘sul campo’ di quanto le istituzioni nazionali hanno prodotto in ambito scolastico in una porzione ristretta di territorio. Nel periodo storico esaminato la scuola non rappresentò solo il luogo della trasmissione del sapere, perché proprio tra i banchi e nelle aule si giocò la partita della costruzione dell’identità nazionale, particolarmente avvertita dalla classe dirigente locale. Questo libro presenta i risultati di una ricerca che, intesa inizialmente come studio delle pratiche didattiche nella scuola elementare tra Otto e Novecento, si è estesa fino a diventare una storia sociale e della formazione nella città di Brescia (politiche assistenziali, forme di animazione giovanile, istituzioni educative per l’infanzia e i lavoratori). Attraverso l’impiego di una documentazione inedita, Fabio Pruneri dà voce agli attori di questo processo: gli amministratori, gli educatori, i maestri, nella loro quotidiana lotta all’ignoranza.
Fabio Pruneri (Treviglio, 1967) è professore di Storia dell’educazione presso l’Università degli Studi di Sassari. Tra le sue pubblicazioni: La politica scolastica del Partito Comunista Italiano dalle origini al 1955 (Brescia 1999) e Il cerchio e l’ellisse. Centralismo e autonomia nella storia della scuola dal XIX al XXI secolo (a cura di, Roma 2005).