Con questa opera, densa e documentata, l’autore espone i fondamenti biblici e teologici su cui si costruiscono la vita, il pensiero e la spiritualità della comunità di Sant’Egidio. L’angolatura predominante in questo approccio è quella propria della teologia biblica: ciò permette di evitare schemi concettuali troppo rigidi che sarebbero riduttivi per un pensiero e una vita in continuo movimento e assai flessibili. Quattro sono le coordinate all’interno delle quali cresce il carisma della comunità: il primato della parola e della preghiera, i poveri come amici, il sogno della pace, una comunità di popolo. Il volume sviluppa un percorso teologico che prova a combinare in un unico insieme le coordinate che costituiscono il DNA della comunità. Esse permettono di unire missione e preghiera, profezia e liturgia, dimensione sociale e dimensione spirituale. Inoltre il carisma di Sant’Egidio respira con la Chiesa di Roma, presieduta nella carità dal suo vescovo, il Papa. Sant’Egidio è profondamente romana e, perciò, universale. La sua vocazione di incontro con persone e popoli non si è limitata nel tempo. Anzi, nei cinquantenne di vita della comunità si sono varcate nuove frontiere, pur mantenendo in modo perseverante e fedele gli impegni già acquisiti.
I quattro testi gnostici qui pubblicati tracciano una parabola plurale di ciò che è stato il movimento gnostico nel II e III secolo, per quanto riguarda teologie, provenienze e influenze incrociate. Ciò che caratterizza due di questi testi (Apocrifo di Giovanni e Vangelo di Giuda) è il loro rapporto con Gesù, in particolare con le sue parole e rivelazioni e, pertanto, possono essere inclusi nel genere letterario dei «vangeli», poiché sono incentrati sul personaggio di Gesù, che pronuncia il suo messaggio per un destinatario esplicito, individuale o collettivo. Gli altri due documenti (Vangelo di Filippo e Vangelo della Verità) sono piuttosto discorsi di tipo dottrinale, con finalità catechetica il primo, e con un netto orientamento speculativo il secondo. In questi due testi, le parole di Gesù praticamente non vengono citate. Pertanto, più che di vangeli, si deve parlare di testi simili o affini che si rifanno a temi presenti nei vangeli, rielaborati secondo i parametri del pensiero gnostico. Una lunga gestazione, durata quattro anni, permette ora al pubblico interessato di accedere all'edizione annotata, con introduzioni e bibliografia, di altri quattro scritti gnostici maggiori, tradotti direttamente dal copto.
Questo libro è pensato come un commento biblico-teologico alla Costituzione dogmatica sulla rivelazione divina Dei Verbum, che viene ripercorsa e analizzata in modo sistematico, offrendosi quale valido strumento per la comprensione di un documento oggi quanto mai attuale.
In questo secondo volume dedicato ai vangeli apocrifi si offre un’ampia introduzione e un’accurata traduzione dei quattro vangeli gnostici, con un solido apparato esplicativo. Precede i testi un’analitica «Introduzione al pensiero gnostico», dove si fissano i parametri interpretativi di questa corrente di pensiero.
In non poche espressioni intellettuali, culturali e religiose dei nostri giorni si avvertono tendenze e concezioni che si ritrovano anche nelle opere gnostiche del II e III secolo. Di conseguenza la lettura delle plurisecolari fonti gnostiche è anche un esercizio di comprensione del XXI secolo, secolo complesso nel quale il cristianesimo e la modernità sono chiamati a dialogare tra la fedeltà nei confronti di un loro DNA umanista e umanizzante e l’arretramento verso posizioni in apparenza più sicure, ma di fatto incerte e lontane dalla vocazione originale dell’uno e dell’altra.
L'Autore
Armand Puig i Tàrrech, nato a La Selva del Camp nel 1953, è professore di Nuovo Testamento presso la Facoltà di Teologia della Catalogna e sacerdote dell’arcidiocesi di Tarragona, dove dirige l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Sant Fructuós. È codirettore del Corpus Biblicum Catalanicum e coordinatore della Bíblia Catalana Interconfessional, nonché autore di numerose opere di esegesi neotestamentaria e di storia medioevale. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Gesù. La risposta agli enigmi (2008) e I vangeli apocrifi (2010).
Gesù di Nàzaret è esistito veramente? Di quali documenti disponiamo? I quattro vangeli hanno un fondamento storico? E cosa nascondono gli scritti apocrifi? Gesù ebbe davvero fratelli e sorelle? Si sposò? Conobbe la comunità essena di Qumran? Cos’è il regno di Dio che predicava? E chi erano, nella realtà, i suoi dodici apostoli?
Con instancabile rigore e un linguaggio accessibile a tutti, Armand Puig raccoglie, verifica e ordina gli infiniti indizi che decenni di ricerche hanno portato alla luce. Ne esce un racconto ponderato, storicamente fondato e di straordinaria solidità, che cambierà per sempre il vostro modo di leggere il vangelo.
Armand Puig, nato a La Selva del Camp nel 1953, è professore di Nuovo Testamento presso la Facoltà di Teologia della Catalogna e sacerdote dell’arcidiocesi di Tarragona, dove dirige l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Sant Fructuós. È codirettore del Corpus Biblicum Catalanicum e coordinatore della Bíblia Catalana Interconfessional, nonché autore di numerose opere di esegesi neotestamentaria e di storia medioevale.