Inviato speciale ed editorialista per il quotidiano "La Repubblica", Guido Rampoldi firma questo libro, insieme racconto e reportage, saggio e cronaca che ha lo scopo di smascherare l'innocenza del male, quello degli esecutori materiali e quello dell'indifferenza di chi dovrebbe condannare. Tesi di fondo del libro è che quasi tutte le società stigmatizzano lo sterminio come il male assoluto, il crimine contro l'umanità, ma al tempo stesso lo utilizzano come una tecnica politico-militare di grande efficacia e successo.