Osservando l'uomo dal punto di vista teologico-pastorale, è possibile suggerire (nuove) idee all'antropologia teologica? Certamente! Anzitutto perché spetta alla teologia pastorale verificare se un'antropologia si è (o non si è) dimostrata "adeguata" a edificare la presenza e l'azione della Chiesa nel mondo contemporaneo. Poi, perché la legittimità di un'antropologia teologico-pastorale non si fonda sulla rivendicazione del miglior modello antropologico presente sul "mercato" delle religioni. Parlare dell'uomo dal punto di vista teologico-pastorale significa mettere a tema la novità che Dio ha realizzato nella morte e resurrezione del Figlio unigenito del Padre che spalanca l'abisso della carità dentro il quale cresce e si alimenta la vita dell'uomo nuovo chiamato all'amore del "fratello per cui Cristo è morto" (1Cor, 8,11).
Il 10 dicembre 1520 alla Elstertor di Wittenberg Lutero brucia, insieme alla bolla di minaccia di scomunica di Papa Leone X, il Corpus iuris canonici: la più disprezzata "struttura" della chiesa cattolica romana. È il gesto più eclatante dell'opposizione di Lutero nei confronti del diritto (specialmente quello canonico). Pur tuttavia, l'identificazione di un profilo evangelico del diritto mondano non è assente negli scritti di Lutero, e neppure la definizione degli strumenti giuridici che debbono essere conservati nella chiesa. Come può dunque convivere in Lutero la convinzione dell'inutilità del diritto con la consapevolezza che persino la comunità cristiana non può farne a meno? Il volume tenta di rispondere a questa domanda, indagando le motivazioni teologiche che soggiacciono alla visione luterana sia del diritto civile sia di quello canonico, mettendo al centro la questione del diritto naturale, dell'identità istituzionale della chiesa e della certezza con la quale l'uomo può abbandonarsi nella fede alla misericordiosa redenzione di Cristo.
Il volume affronta il rapporto tra fede e sacramento del matrimonio dal punto di vista teologico-pastorale. Il tema viene indagato partendo da due dati macroscopicamente in contraddizione tra loro: da un lato, la coscienza diffusa tra le persone, cattoliche o no, che per «sposarsi in Chiesa» bisogna credere - e dunque aver fede - in ciò che la comunità dei credenti professa; dall'altro, l'attuale normativa e prassi ecclesiastica che non considerano la fede un elemento indispensabile alla valida celebrazione del matrimonio.
Il volume, ispirato a criteri di chiarezza sia nei contenuti che nello stile, propone una riflessione provocatoria sul sacramento del matrimonio in cui anche i non «addetti ai lavori» possono ritrovarsi.
Sommario
A lezione di teologia in treno. I. Due mondi separati. II. Al cuore del problema. III. Ripartire dal Concilio. IV. Dal punto di vista di Dio e del mondo. V. L'amore al tempo del nichilismo. A lezione di teologia in treno (Epilogo).
Note sull'autore
NICOLA REALI è professore di Teologia pastorale dei sacramenti al Pontificio Istituto Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense. Tra le sue pubblicazioni: La ragione e la forma. Il sacramento nella teologia di H.U. von Balthasar (Pontificia Università Lateranense - Mursia 1999); Fino all'abbandono. L'Eucaristia nella fenomenologia di Jean-Luc Marion (Città Nuova 2001); Scegliere di essere scelti. Riflessioni sul sacramento del matrimonio (Cantagalli 2008).
L'Autore, attraverso delle semplici riflessioni teologiche, accompagna il lettore al cuore della relazione esistente tra l'amore umano e quello divino, ripercorrendo alcune tra le principali tematiche matrimoniali e qualche importante pagina della storia della teologia.
la filosofia e la teologia trovano un accordo e si legittimano l un l altra dopo il concilio vaticano ii. La teologia sacrametaria si rinnova: l eucaristia si legittima non piu`per cause ultime ma perche`recupera il legame uomo-dio; gesu si e`offerto per noi uomini. Approfondimento e sussidio teologico; strumento di liturgia. Questo libro ammoderna la forma mentale ecclesiastica; o meglio: esso e`il frutto di un cambiamento di marcia, di un ampliamento di visuale della teologia. Gli assunti fondamentali della chiesa rimangono fedeli ai criteri ortodossi ma il fatto di pensare l'eucaristia come simbolo del legame indissolubile tra dio e l'uomo e n on piu`come una questione astratta di prinicipi dottrinali cambia radicalmente il modo di